Motori e introspezioni<small></small>
Emergenti • Songwriting • folk, minimal, soul, pop

Maria Devigili Motori e introspezioni

2012 - Autoprodotto/Audioglobe

08/03/2013 di Laura Bianchi

#Maria Devigili#Emergenti#Songwriting #Folk #Minimal #Soul #Pop

Interessante debutto della  cantautrice trentina Maria Devigili, già segnalatasi per un Ep d'esordi, intitolato La SemplicitàMotori E Introspezioni è un ‘opera scritta interamente dalla Devigili, ad eccezione di un’accattivante cover di Battiato (Aria di rivoluzione) e di un omaggio all’Albatros baudelairiano.

Insieme al batterista Stefano Orzes, altro produttore del disco, la cantautrice intesse trame essenziali, supportate da chitarra elettrica e percussioni, con un uso molto particolare del djembé e con giri di chitarra che evocano atmosfere dei primi C.S.I, mentre la voce cerca una cifra personale per emanciparsi dall’ispirazione di una Cristina Donà o di una Angela Baraldi, per restare in Italia, oppure di una P.J.Harvey, spaziando altrove. 

I testi sono intonati alla scarnificazione delle trame sonore, e la parola emerge in tutta la sua forza anche ipnotica, rivelando un sostrato di impegno sociale (“la comunicazione sarà senz’altro veloce, morbosa, efficiente/ ma non dice niente…”, D.N.A. (De nostrae aetatis) e di riflessioni esistenziali ( “la Solitudine è una questione d’immaginazione”, Solitudine).

La rilettura di Aria Di Rivoluzione di Battiato è sorprendentemente blues, e dal blues proviene indubbiamente l’ispirazione più autentica della Devigili, convincente quando riesce a coniugare la cifra intimistica con l’urgenza della denuncia (come in Kadhy Blues, toccante omaggio ad una prostituta uccisa fra l’indifferenza generale, o in Il Paese, dal riff ipnotico e dal testo ironico ed amaro).

Il disco si conclude con un manifesto in un francese insolito, sgrammaticato e vibrante, Etre vivant: la ricerca di Dio, l’esistenza come una permanenza da stranieri, l’incomprensibilità del futuro, e insieme la dignità dell’essere vivente, affidate a una ballata d’altri tempi, con una voce corrosa dal tempo, affascinante come le cose senza tempo.

Track List

  • D.N.A (De Nostrae Aetatis)
  • Iperuranio
  • Il Paese
  • L'Istante
  • Aria di Rivoluzione
  • L'Albatros
  • Dentro
  • Sulla Via
  • Solitudine
  • Kadhy Blues
  • La mia Fortuna
  • Etre vivan

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