L`invasione delle entita` polinomiali<small></small>
Emergenti • Alternative

LËV L`invasione delle entita` polinomiali

2024 - I Make Records / XXXV Live

06/02/2024 di Luca Di Pinto

#Emergenti#Alternative #art-pop

EP di debutto per i LËV, ennesima piacevole sorpresa dal florido panorama artistico partenopeo, formazione che deve il suo nome ai fertili territori della letteratura russa, e rappresentata da un pokerissimo di professionisti dello strumento così schierato: Federica Mottola (voce), Lucio Leone (batteria), Pasquale Gentile (synth), Stefano Pinto (basso) e Antonio Canciello (chitarre).

L’invasione delle entità polinomiali, questo il titolo del disco, giacché piovono un po’ ovunque originali forme di linguaggi ed espressioni, dimensioni e forme, somme algebriche di poliedriche ispirazioni. Curiosa anche la presentazione, il prossimo 20 febbraio, che consisterà in un affascinante showcase live presso l’Auditorium Novecento di Napoli, in cui i LËV saranno opening act di Catherine Graindorge, violinista, produttrice e attrice belga con collaborazioni da capogiro (Nick Cave, Warren Ellis, Debbie Harry, Iggy Pop e John Parish, solo per citarne alcuni).

L’EP in questione gioca su più tavoli, gira in tondo a esperimenti glottologici, insoliti e peculiari, e in apparenza confonde le idee. Ma alla lunga fa centro, e capitalizza con saggia maestria il gioco di incastri fra lingue (inglese, francese, portoghese e italiano) e polluzioni sonore.

Fulgido esempio incarnato mirabilmente da Itaca, poco più di quattro minuti in cui una certa anima brazil si impossessa della band liberando vibrazioni alla maniera di Maria Beraldo.

Da un parallelo a un altro, stavolta ingannando il fruitore con un titolo dal sapore transalpino (Discoantoine), di fatto però poi a rivelarsi brano di liriche inglesi, a rimestare i propositi, in quel flusso di energia propulsiva abbastanza contiguo a PVA e dintorni.

Marchio totalmente francese in Une Étoile, appannaggio di un art-pop elegante verniciato dai synth à la Feu! Chatterton.

Ondivago e dolce l’intro del pezzo che intitola l’album, prima affollato di queruli versi e poi con gli stessi a entrare nel clima più teso di elettrificate tensioni e armonie che sanno d’Oriente, sorprese all'innesco di un drumming pesante e programmazioni convulse affini persino al Maestro di Dieci Stratagemmi (pregevole il fatto che lo stesso risvolto si abbia ancora nell’agitato ultimo tratto de L’inutile indecisione, praticamente lanciato alle battute finali da una sciccheria tutta jungle).

Slot nostalgia poco dopo il giro di boa, con le corde suadenti e smooth-jazz di Federica Mottola, in un duplice atto di pop vellutato a prendersi il palco e rubare la scena (Mangiacuore, La nostalgia del sé).

E senz’altro anche dopo, a concludere i giochi (Dream Me Back), quando l’ombra di quel timbro ammaliante si distingue in un sogno, tra i fraseggi di epico fascino (a un certo punto esortato a ricami shoegaze) che cesellano un'opera pregna di pathos e prospettive cangianti.

Track List

  • Discoantoine
  • Itaca
  • Une Etoile
  • L`invasione delle entita` polinomiali
  • Mangiacuore
  • La nostalgia del se`
  • L`inutile indecisione
  • Dream Me Back