Luca Faggella Discografia: antologia di canzoni (1998-2015)
2015 - Goodfellas / Pirames
Città fertile per i cantautori Livorno. In primis Piero Ciampi e la sua sregolata poesia. Omaggiato di recente da Bobo Rondelli, lo fu già nel 1998 da Luca Faggella allora al suo esordio con Luca Faggella canta Piero Ciampi. Il debutto è presente in questa antologia Discografia: Antologia di canzoni (1998 – 2015) con Icaro, intrisa di vino e Baudelaire.
La raccolta permette di cogliere l’eteronomia della produzione di Faggella e la ricchezza delle sue collaborazioni. Ad esempio Vipere fu realizzata nel 2012 con Max Gazzè e fonde i cori “leggeri” di quest’ultimo con una ossatura chitarristica robusta e scorrevole allo stesso tempo.
Se poi si era partiti con un omaggio a Ciampi, nel 2002 La strega ha abbracciato il folk balcanico ricco di fiati con una favola gotica. Ti bacio e torno del 2010 è invece rarefatta nei suoni elettronici e compressa nei testi. Memento (2004) è invece libera da ogni traccia di oscurità, una radiosa sequenza di accordi in “emergenza sentimentale”.
Non mancano brani inediti. Uno è proprio in apertura ed è Tempo, accompagnato dalla voce di Elisa Arcamone. Il pezzo ha un incedere maestoso da ballad rock. Poi c’è Cuori in pegno con Pit Capasso con un andamento quasi da lauda ed una solennità tutta sua. La rockeggiante ed elettrica Settantasette omaggia i 13 anni e il momento un po’ punk di grandi speranze. In Hourglasses, con Suz, si intrecciano il cantato in italiano ed in inglese in un soul minimale. Cervellaccio ha suoni taglienti e stratificati ed una potente invocazione nel refrain “Madre…io mi inginocchio e prego, le mani giunte, rivolte a TUTTO IL CIELO..che arrivi presto, la mia preghiera è quella, sia fatta la sua volontà”.
L’ultimo inedito è Discografia, quasi un manifesto del mestiere di cantautore.
Discografia: antologia di canzoni (1998-2015) offre un quadro completo di cosa Luca Faggella è stato e sarà, ossia un artista instancabile nell’esplorare.
La raccolta permette di cogliere l’eteronomia della produzione di Faggella e la ricchezza delle sue collaborazioni. Ad esempio Vipere fu realizzata nel 2012 con Max Gazzè e fonde i cori “leggeri” di quest’ultimo con una ossatura chitarristica robusta e scorrevole allo stesso tempo.
Se poi si era partiti con un omaggio a Ciampi, nel 2002 La strega ha abbracciato il folk balcanico ricco di fiati con una favola gotica. Ti bacio e torno del 2010 è invece rarefatta nei suoni elettronici e compressa nei testi. Memento (2004) è invece libera da ogni traccia di oscurità, una radiosa sequenza di accordi in “emergenza sentimentale”.
Non mancano brani inediti. Uno è proprio in apertura ed è Tempo, accompagnato dalla voce di Elisa Arcamone. Il pezzo ha un incedere maestoso da ballad rock. Poi c’è Cuori in pegno con Pit Capasso con un andamento quasi da lauda ed una solennità tutta sua. La rockeggiante ed elettrica Settantasette omaggia i 13 anni e il momento un po’ punk di grandi speranze. In Hourglasses, con Suz, si intrecciano il cantato in italiano ed in inglese in un soul minimale. Cervellaccio ha suoni taglienti e stratificati ed una potente invocazione nel refrain “Madre…io mi inginocchio e prego, le mani giunte, rivolte a TUTTO IL CIELO..che arrivi presto, la mia preghiera è quella, sia fatta la sua volontà”.
L’ultimo inedito è Discografia, quasi un manifesto del mestiere di cantautore.
Discografia: antologia di canzoni (1998-2015) offre un quadro completo di cosa Luca Faggella è stato e sarà, ossia un artista instancabile nell’esplorare.
