Due<small></small>
Rock Internazionale • Songwriting • folk, alternative

Laura Lalla Domeneghini Due

2014 - Autoprodotto

21/01/2015 di Annalisa Pruiti Ciarello

#Laura Lalla Domeneghini#Rock Internazionale#Songwriting #Folk #Alternative

Ascoltando album come questo l’impressione che si ha è di venire travolti da un onda in un altro pianeta, o semplicemente in un altro paese; stiamo parlando del nuovo album di Laura Lalla Domeneghini, il cui titolo è Due ed ha una duplice valenza: è il secondo album e Due in lingua inglese significa dovuto. Da quello che possiamo sentire la Domeneghini è una donna consapevole e assai evoluta nel suo stile, è una bomba di talento e non capita spesso di ascoltare nel nostro bel paese cose simili.

Due si apre con The man of the rain, brano assolutamente essenziale che a metà vede l’esplosione verso il jazz, la voce di Lalla è morbida e avvolgente ed è sicuramente la protagonista indiscussa di tutto il disco, in risalto anche rispetto alle melodie che compongono il disco. Un ticchettio ci accompagna in Wandering to around, questa volta c’è un piano a fare da sfondo a questa splendida ballata. Atmosfere più cupe ed elettriche per Behind the mirror che si alternano a momenti di stasi quasi inquietanti. Questo disco ha tutta l’aria di essere un lavoro sofferto, ma al contempo è intriso di speranza, di quella luce che si vede oltre il tunnel. You always say gode di un arrangiamento incredibile pomposo nei punti e al punto giusto ed essenziale dove necessario; sembra quasi una filastrocca Losing, il ritmo cadenzato ne è la causa.

C’è un po’ di tutto nel calderone di Lalla, ci sono le atmosfere jazz, quelle che rimandano all’indiefolk e un pizzico di sperimentazione. Too near ha un ritornello che si fa ricordare e canticchiare con facilità. Grilli, ticchettii e perché no? un vecchio carillon che fa subito infanzia, questa volta stiamo ascoltando Bring me flowers. La fine (apparente) di Due potrebbe essere un consiglio: Again, ripetere nuovamente l’ascolto del disco. La reale fine è pure un regalo un remix di The storm a cura di Bahnhof Zoo. È un vero peccato che artisti di questo calibro rimangano nell’ombra in Italia. Tanta fortuna a Laura.  

Track List

  • THE MAN OF THE RAIN
  • WANDERING AROUND
  • BEHIND THE MIRROR
  • YOU ALWAYS SAY
  • LOSING
  • TOO NEAR
  • BRING ME FLOWERS
  • AGAIN
  • MAYBE
  • THE STORM (BAHNHOF REMIX)