Dreaming of You (1971-76) <small></small>
Rock Internazionale • Songwriting

Karen Black Dreaming of You (1971-76)

2021 - Anthology Recordings/Mexican Summer (Distr.Goodfellas)

31/08/2021 di Laura Bianchi

#Karen Black#Rock Internazionale#Songwriting

Karen Black è stata un'autentica icona del cinema americano fra gli anni Sessanta e Settanta: tutti conoscono le sue interpretazioni in Easy Rider e Cinque pezzi facili, Nashville e Il grande Gatsby

Questi titoli storici sono stati impreziositi dalla recitazione di Black, la cui bravura le valse una nomination all'Oscar e un Golden Globe. Ma l'artista aveva un'identità, restata a lungo nell'ombra, come cantante e cantautrice, esplorata più a fondo cinquant'anni dopo, con l'uscita della splendida raccolta Dreaming of you, prodotta dal cantautore Cass McCombs. Black si è formata sia nella recitazione sia nel canto, e, prima della sua svolta a Hollywood, li ha messi alla prova, a Broadway e fuori, mentre la scrittura di testi è sempre stata la sua valvola di sfogo, fin da quando lavorava come segretaria, aspettando l'occasione propizia per sfondare nel mondo della New Hollywood.

Black ha iniziato a usare la chitarra, per trasformare le sue poesie in canzoni, e poi la voce, che cercava di educare all'interpretazione delle sue composizioni. Più tardi, ispirata da colleghi come il suo co-protagonista in Cisco Pike (Per 100 chili di droga), Kris Kristofferson, con cui duettò in un brano divenuto celebre, e amici come Leonard Cohen, Black decise, nel 1971, di contattare il famoso produttore discografico Elliot Mazer, conosciuto per il suo lavoro con Neil Young e Linda Ronstadt, per fargli supervisionare una serie di brani demo, registrati a Nashville. Il disco però non venne mai realizzato, nonostante l'interesse di Mazer: all'epoca Black era lanciata come attrice, e i tempi non erano ancora maturi perché lo show biz accettasse tanta poliedricità. Lo stesso accadde nel 1976, col produttore Bones Howe, famoso per aver diretto i successi di The 5th Dimension, The Association e molti altri.

Quando Black morì di cancro, nel 2013, sembrava che la sua carriera discografica fosse destinata a rimanere un segreto, con i nastri persi, o nascosti per sempre. Fu Stephen Eckelberry, il vedovo, a imbattersi, in uno storage space a Los Angeles, nei master polverosi e vecchi di decenni, tutto ciò che rimaneva delle sue ambizioni di registrazione, che comunque Black, conservatrice compulsiva, non aveva mai distrutto. Eckelberry li mandò a Cass McCombs, con cui Black aveva collaborato, e che restaurò i nastri, aiutato dall'ingegnere del suono Tardon Feathered, proponendoli all'etichetta Mexican Summer con sede a Brooklyn.

È importante conoscere tutta la storia di questi preziosi brani, per assaporarne appieno la qualità e la portata artistica; le diciassette canzoni, tranne Babe Oh Babe, dalla sessione di Mazer, sono demo acustiche scarne, chitarra acustica, pianoforte o al massimo un clavicembalo, secondo la moda pop-baroque di quegli anni, in If I Thought You’d Ever Change Your Mind.
Tuttavia, ascoltando attentamente i testi, si possono trovare piccole gemme, come la coheniana 
You're Not in My Plans, un'emozionante cover di un brano dei Moody Blues, Question, e l'autobiografica The Wind Doesn't Speak to Me Anymore, in cui il falsetto e il vibrato alla Joan Baez rendono ancora più intensa la confessione di un'anima tormentata, oppure Passing Through, in cui la voce si eleva fino a toccare emozioni profonde, senza altro supporto che una chitarra. Ma anche i due brani frutto della tardiva collaborazione con McCombs, molto più strutturati negli arrangiamenti, I Wish I Knew The Man I Thought You WereRoyal Jelly, mantengono intatta tutta la forza espressiva di Black.

L'essenzialità delle registrazioni, gli arrangiamenti giocoforza scarni, non tolgono incanto, semmai aggiungono fascino alle composizioni, facendo brillare di luce propria sia i testi, diretti e sinceri (come i versi “I wish I knew the man that I thought you were / He’d tell me not to trust the man you are,”), sia la voce che li interpreta, da cui traspare una sensibilità sofferta, lontana dall'immagine di diva glamour che certo status di Hollywood imponeva e impone. 

Una scoperta importante, un disco da ascoltare e conservare.

Track List

  • Sunshine Of Our Days
  • You&rsquo;re Not In My Plans
  • It All Turned Out The Way I Planned It
  • Dreamland
  • Dreaming Of You
  • Headache
  • The Wind Doesn&rsquo;t Speak To Me Anymore
  • Well I Know You&rsquo;re Lonely Now
  • Love Peddler
  • Babe Oh Babe
  • That&rsquo;s Me
  • Question
  • Thank God You&rsquo;re Mine
  • If I Thought You&rsquo;d Ever Change Your Mind
  • Passing Through
  • I Wish I Knew The Man I Thought You Were
  • Royal Jelly