
Jason Mraz Mystical Magical Rhythmical Radical Ride
2023 - BMG/ADA
Non a caso, Mraz si è di nuovo affidato al produttore Martin Terefe (Coldplay, Train, Mike Posner), per una collaborazione destinata a riscuotere un notevole successo mainstream; e infatti i brani precedentemente pubblicati hanno già superato i 20 milioni di streaming.
Molti conosceranno Mraz come l'autore di I'm Yours o Lucky dei primi anni 2000, ma quelle canzoni forse costituiscono una delle tante tappe del percorso, una divagazione decisamente pop, perché l'artista è sostanzialmente uno sperimentatore: si è dilettato con l'alt-rock, il folk, il soul e persino il reggae, e ora esplora la disco anni Ottanta con Terefe, che riesce a mettere in bella evidenza la voce morbida e calda di Mraz, rivisitando l'uptempo in chiave contemporanea. Si ascolti ad esempio I Feel Like Dancing, sorretta da un basso incessante, in cui la vocalità di Mraz interagisce con il rap e col funk e con fiati alla Earth Wind and Fire.
L'operazione però è riuscita solo in parte, perché il talento di Mraz potrebbe essere espresso totalmente in un'altra dimensione; alla fine, il suono disco vintage comprime le doti interpretative in un pugno di canzoni allegre e danzerecce, ben arrangiate, ma senza molto spessore. Le parti migliori del disco risultano così quelle in cui Mraz torna a essere il singer songwriter di anni fa, come Pancakes & Butter, che inizia con una melodia retta dalla chitarra acustica, e continua con una metafora curiosa fra l'amore e la cucina. Apprezzabile è anche la conclusiva If You Think You’ve Seen It All, una dolce ballata, in cui solo gli archi sembrano fuori posto, e che rivela, nel fingerpicking e nel trasporto interpretativo, che il talento di Mraz non si è spento. Riprovaci, Jason...