Falafel Nostalgia<small></small>
Emergenti • Alternative • Hip-hop

Friz Falafel Nostalgia

2023 - Vulcano

07/11/2023 di Antonio Corcillo

#Friz#Emergenti#Alternative

Dopo tre anni di distanza ritorna il rapper bolognese Friz con Falafel Nostalgia, il nuovo EP pubblicato il 13 ottobre per Vulcano.

Si parte con Scipola, un breve parlato sopra un piano appena accennato; il protagonista è all’alba con ancora i postumi della sbornia. Lavora quattro mattine per pagarsi il volo per l’Australia. Il tono della voce assume i contorni di una confessione da quanto è sussurrato, appena accennato.

Dei synth tetri aprono Cosa vorrei dirty, in cui i problemi sono diventati la sua ossessione; è il momento di rallentare e distendersi per un giorno intero con qualcuno accanto. Nel ritornello esplode la batteria, così come tutti quei dubbi su cosa vorrebbe farle e dirle; è indifferente chiamare o scrivere perché l’importante è comunicare. Così, le chiede di provare a capirlo, in quanto non può reggere il suo sguardo colmo di tristezza.

Una cassa dritta vecchio stampo dà inizio a Tutte le droghe, una sorta di resoconto di una giornata tipo: si alza alle prime luci dell’alba, il caffè, la sigaretta e un mal di testa tremendo, anche se gli tocca aprire il locale. Le dimostra quanto le vuol bene, stando tutta la notte a dormire sul balcone per non svegliarla, un gesto semplice, ma efficace, si fida più di lei che del suo spacciatore e la rivede in tutto, anche negli stupefacenti. Il beat della batteria è cadenzato e il piano distorto, dai tratti pungenti, spezza la monotonia.

Se Nostalgia è solo uno skilt, per lo più strutturale, in cui afferma di avere nostalgia, Bira bira ha un sound decisamente più allegro; infatti si parla di sorridere e bersi lo stipendio, anche se si trova in un mare di rifiuti umani e sente grida in lontananza. La voce si abbassa bruscamente, la luna è storta e la voce cerca di dedicare una poesia a chi vede brillare gli occhi.

Con Mariwa si ritorna in un’atmosfera notturna; infatti vi è un rallentamento dei bpm; l'autore si trova senza nessuno che gli possa dare un sostegno morale e forse anche fisico. Per questo si trova a fumare cannabis e a mangiare falafel, le tipiche polpette di legumi speziate e fritte della cucina mediorientale.

Passacuore è la presa di coscienza di essere diventato ciò che si era prefissato, vi è anche il rimpianto per non aver i giusti numeri di ascolti, magari a scapito della qualità poetica, ma tutto ciò è solo un passacuore, un modo per non sentire dolore.

Al termine del disco troviamo Fai piano, un'energica strumentale, che spazza via tutta la tristezza accumulata durante i brani.

Falafel Nostalgia è la colonna sonora delle notti insonni passate per strada in cerca di cibo, dell'ultimo drink o di conforto. Durante tutte le canzoni Friz continua a reinterpretare i suoi vissuti, che navigano nella confusione che affligge un’intera generazione.

Track List

  • Scipola
  • Cosa dovrei dirty
  • Che aria che
  • Tutte droghe
  • Niente
  • Nostalgia
  • Bira Bira
  • Mariwa
  • Passacuore
  • Fai piano