Frank Get Gray Wolf
2017 - IRD
Ecco quindi srotolarsi il filo di storie che lasciano il segno, come quella di Colarich the bandit, che è una presa di coscienza della situazione storica e sociale che dopo la Prima Guerra Mondiale, e che portò Giovanni Colarich, la cui vita venne anche raccontata nel bel libro Giovanni Colarich. L'inafferrabile Fuorilegge istriano, pubblicato una decina di anni fa dal ricercatore triestino Francesco Fait. Bellissima e sentita è Nora (che nella parte iniziale rimanda agli accordi di Knockin'on Heaven's Door) dedicata alla compagna di James Joyce, Nora Barnacle, scrittore che a Trieste ha legato la realizzazione o il completamento di alcune delle sue opere come Ritratto d'Artista da giovane, Ulisse, ed al quale la città ha dedicato un Museo. Pezzo lento, splendido, quasi Soul, con una chitarra che lascia il segno.
Rocckeggianti si palesano Hard Times e Identity due pezzi che insieme a Homeless, rappresentano il lato "attuale" con i problemi che si continuano a toccare con mano per migliaia di persone in lotta con le avversità causate dalla situazione economica. Il resto è di buon livello come The Ballad Of Carl Weyprecht esploratore, scienziato ed anche ufficiale della Marina Militare austro-ungarica, Weyprecht fu un grande sostenitore della collaborazione scientifica internazionale. Particolare ed interessante The outlaw priest che narra la storia del prete con la pistola Josip Velikanje, originario di Idria (Slovenia) che, tra il XX e XXI secolo, non esitò alle maniere forti per diffondere la parola di Dio tra i fedeli della parrocchia di Sanvincenti sempre in Istria. Pezzo che musicalmente incrocia gli ZZ Top con vaghe reminiscenze dei Deep Purple. Ascoltare per credere.
Un disco che merita di essere ascoltato, ed una gradevole sorpresa per chi volesse accostarvisi. Frank Get ed i suoi compagni di viaggio Guido Roselli, Tea Tidic, Andrea Reganzin meritano la giusta attenzione da parte vostra.