Franco Giordani Incuintretimp
2015 - Block Nota
E’ un’emulsione di culture, di incontri cromatici che rimbalzano sulle rive di un torrente folk afferrando saperi popolari per poi sfogliare introspezioni e la visionarietà delle sensazioni in cui inciampa l’animo del poeta, con architetture sonore che battono nel cuore. C’è il cielo di montagna, il sapore dell’acqua fresca a cui abbeverarsi, le rughe del tempo e i calli sulle mani del lavoro duro, la sapidità del formaggio dei masi, i sentimenti, sogni e speranze dei luoghi e delle persone. Sentieri carnici, un bicchiere di vino e un po’ Ken Parker… Insomma è un disco bello, cantautorale, ricco di contenuti e sfaccettature, di sceneggiature e prospettive su più livelli di percezione.
In questo debutto solista Franco Giordani ha messo tutto se stesso, il suo mandolino, le chitarre, il bouzouki, il banjo e le proprie passioni annegate nelle visioni che gli sobbollano dentro. Oltre ai suoi testi c’è il prezioso aiuto di Luigi Maieron e qualche altro fratello di strada.
Il suo è un curriculum variegato che lo vede coinvolto in una miriade di iniziative di buona valenza culturale che lambiscono letteratura, teatro e musica. La logica e naturale scuola delle bande giovanili fa da preludio a collaborazioni come quella notoria con Luigi Maieron, ma lo troviamo anche bazzicare con i Mé Pék & Barba.
Scegliere quali canzoni di Incuintretimp dovremmo raccomandare l’ascolto non è semplice: Giordani mischia folk (con un sentore di irlanda e americana) e sensibilità italiana, con un suono maturo ed una scrittura davvero interessante; storie di paese, testi sia in italiano che in dialetto, con la musica che scorre nel sangue e la polvere delle strade percorse sulle scarpe, ogni track è una piccola pepita di fiume, un piccolo gioiello di eleganza e autenticità emotiva.
Brani come la vivace ouverture di Cuintretimp (Controtempo) - (bello l'uso del mandolino e della fisa), le introspezioni della splendida Quando Sei In Guadagno e delle disillusioni malinconiche di Nel Giro di Uno Sguardo; il brio tagliente di Gente persa Per La Città (una delle perle del cd) sono canzoni di indubbio spessore.
Ma lo stesso vale per la lirica sensibilità di Piel Scure, per le disilluse amarezze aspre di un’altra gemma da incorniciare come Prove A Dimi Tu (Prova A Dirmi), il nervosismo di Non Ho Mai, le reminescenze folkye dei sentimenti di Solitudine E Libertà, la sensibilità nel penoso dolore veritiero di Fum o le affinità con il De Sfroos dei bei tempi nella frizzante La Ballata Di Ricardo.
E in chiusura una bonus in inglese con l’amabile rilettura di The Old Triangle del drammaturgo e poeta irlandese Brendan Behan.
Incuintretimp: una certezza di musica di qualità; bravo Franco!