Edible Woman Nation

Nation è il quarto album degli Edible Woman ed è l'ennesima testimonianza della natura eclettica della band. I nuovi brani scivolano, tra il calore della registrazione a presa diretta e la fredda struttura math-rock che spesso fa capolino, in una spirale che cambia d'intensità a seconda dei singoli episodi musicali. Psychic Surgery incomincia proprio in chiave math-rock fino a quando non fa la sua incursione la voce che ricorda in maniera piuttosto vivida il cantato di Ian Curtis.

Nation è un album che parte in sordina e cresce a dismisura, come la sagoma di una persona conosciuta che da semplice puntino sfuocato si trasforma, avvicinandosi, in un volto familiare. Così Heavy Skull apre le danze con un tappeto ritmico soft e precede Safe And Sound che fa salire la temperatura di qualche grado. A Hate Supreme ricorda le radici della band col suo mood post-punk mentre la title-track riprende la parte più psichedelica degli Edible Woman.

Registrato da Mattia Coletti, masterizzato da Rico degli Uochi Toki e distribuito in Europa dalla Rough Trade, Nation è un'istantanea che cattura il punto di transito dell'evoluzione degli Edible Woman. Una fotografia che imprigiona qualcosa che è impossibile fermare: la natura mutevole e la voglia di sperimentazione della band. Lo si percepisce dalle pubblicazioni e, in particolare, dalla frammentarietà di quest'ultimo disco.

Il post-punk degli esordi è stato accantonato, il seme di quelle influenze psichedeliche che s'intravedevano nei primi dischi è germogliato nel tempo e negli ultimi quattro anni (tanti sono passati dall'ultima pubblicazione degli Edible Woman) i ragazzi non hanno fatto altro che limare e lavorare ancora una volta sul sound.

Nation è solo l'ennesima sfaccettatura del complesso animo degli Edible Woman, Oscar Wilde diceva che le donne non vanno comprese, vanno soltanto amate. Allora, via libera ai cioccolatini e ai mazzi di fiori.