Les voyages extraordinaires<small></small>
World • Etnica

Dona Flor Les voyages extraordinaires

2022 - Maremmano Records / Ird

04/06/2022 di Laura Bianchi

#Dona Flor#World#Etnica

Un altro gruppo di musica centro americana? Ma no...i Dona Flor, gruppo - collettivo di autentici musicisti, ricercatori, appassionati di contaminazioni e di musica del mondo, che hanno intrecciato, in questi sette anni di vita, esperienze diverse, dal circo al teatro, per questo primo disco di inediti hanno pensato a un viaggio intelligente e ampio attraverso le infinite sfumature espressive della world music.

E proprio Les Voyages Extraordinaires si intitola il lavoro, nato dalla ricerca di Cecilia Fumanelli, ideatrice del progetto, cantante e etnomusicologa, Simone Riva (chitarra e charango), Max Confalonieri (basso e contrabbasso) e Max Malavasi (batteria, percussioni), con il supporto della tromba di Raffaele Kohler, del violino di Giulia Larghi e dell'arpa di Miriam Valvassori.

Negli undici inediti, a cui si aggiunge la cover di Veinte Años, classico cubano di Maria Teresa Vera e Guillermina Aramburu, si fondono, con straordinaria eleganza e sapienza compositiva, ritmi, toni, temi, melodie, lingue di ogni angolo del globo, dal torrido lento di Tu Sombra, al dolce reggae di Utopia, ispirato al quasi omonimo componimento dell'uruguaiano Mario Benedetti, a Bonjour Soleil, autentico inno al sole, alla rinascita, al viaggio straordinario in tre lingue, spagnolo, francese e arabo, e in tre atmosfere che si intrecciano inscindibilmente, tracciando una rotta precisa, desertica, un voyage sur le sable, dejando huellas en la arena...

La voce, intensa ed espressiva, di Fumanelli guida l'ascoltatore - viaggiatore in un percorso sorprendente, poiché è proprio là dove si pensa che tutto sia visto, o meglio, ascoltato, che inizia un altro viaggio, di scoperta e conoscenza; ad esempio, ascoltando la splendida Evora, dedicata a Cesaria Evora, ci troviamo di fronte a una cartolina di Capo Verde pochissimo turistica, che coglie l'essenza di un'isola magica; oppure, il canto in inglese, sorretto dall'arpeggio della chitarra di Riva, tipico delle ballads americane, di Mother Tell Me Why, sottolineato dal violino di Larghi, ricapitola il senso intimo del disco: la ricerca di un contatto ancestrale con Madre Terra, generatrice di energie e bisognosa di rispetto, principio di ogni amore.

Le percussioni di Malavasi, sempre precise e in afflato con la linea bassistica di Confalonieri (bravissimo in Wild Wind), restituiscono appieno il clima cangiante dei diversi ritmi, che emerge anche nel suggestivo canto sciamanico di Vete al Bosque, impreziosito dall'arpa di Vavassori e dal charango; mentre la tromba di Kohler dona ulteriore pathos alla sensualità di brani tipicamente centroamericani, come nel brano che apre il disco Llanto y Ardor.

Un disco - viaggio, che ci accompagnerà con eleganza e profondità nell'estate imminente.

 

Track List

  • Llanto y Ardor
  • Mirame a la Cara
  • Mother Tell Me Why
  • Utopia
  • Evora
  • Bonjour soleil
  • Tu Sombra
  • Mujer
  • Ballata alla Luna
  • Veinte A&ntilde;os
  • Vete al Bosque
  • Wild Wind

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