Dei Perfetti Sconosciuti Fuori
2022 - Autoprodotto
Dei perfetti sconosciuti trattano i temi universali, terreni ed onirici, rimandando riferimenti a sonorità che ben poco hanno a che fare col rock italiano e col pop attuale, tuttavia la linea di lettura resta disincantata, mostrando l’età dell’esperienza e di confine tra il vissuto e lo sperato. In questo album il gruppo toscano riporta alla mente le band anni Novanta che rappresentavano la rottura, la novità, la sperimentazione proponendo ballad con incursioni elettroniche e ruvidezza esperienziale nei testi, tuttavia i trent’anni di passaggio hanno contribuito a elaborare al meglio tecniche e strumentazioni in grado di esprimere visioni distorte definibili dalla personalità dell’ascoltatore in modo sempre più efficace. Dalle undici tracce contenute si percepisce la necessità comunicativa del quartetto toscano che sembra voler inserire la propria personalità con una connessione non costante tra gli stessi, delegando parecchio all’ascolto che non sempre riesce a percepire l’intero, peccando sul coinvolgimento.
Scorrendo i titoli vengono ben evidenziati gli intenti del gruppo, consapevoli della propria maturità, carica di esperienza, attenti al Fuori, cioè a quel punto di vista esterno che permette di cogliere anche altro, oltre a quei moti interiori che riescono a sfalsare la visione, tuttavia dall’esterno si deve immaginare l’emotività che ha creato i brani, limitando il coinvolgimento dell’ascoltatore. Indubbiamente Fuori è destinato ai nostalgici del rock pop legati alle ballad che si proponevano come alternative.