Something’s Gotta Swing<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Swing

Davide Palma Something’s Gotta Swing

2020 - Emme Record Label

28/06/2020 di Laura Bianchi

#Davide Palma#Jazz Blues Black#Jazz

Indossiamo un tuxedo, o un abito da sera; versiamoci un drink, sediamoci comodi nella nostra poltrona preferita, socchiudiamo gli occhi, e dedichiamo un'ora a noi stessi, ascoltando un disco nuovissimo, ma che sembra giungere da un altro tempo e da uno spazio lontano: Something’s Gotta Swing di Davide Palma ci regala il sogno di proiettarci nell'epoca d'oro dello swing e dei crooner di vaglia, quelli che cantavano di amori e di desideri, con leggerezza e bravura.

Il crooner romano, giovanissimo, ma con una lunga esperienza alle spalle, ha arrangiato e interpretato egregiamente sette standard, senza farsi intimidire da chi li ha proposti prima di lui, da Frank Sinatra a Nina Simone, da Benny Goodman a Chet Baker. Per il suo primo disco, quindi, ha curato ogni dettaglio della confezione, dalle partiture alla scelta dei musicisti che lo affiancano: Tiziano Ruggeri (tromba), Piersimone Crinelli (sax baritono), Andrea Candela (piano), Marco Loddo (contrabbasso), Emanuele Zappia (batteria) sono lasciati liberi di esprimersi con assolo trascinanti e di grande valore, come nel caso di Taking a Chance on Love, che regala tutta l'atmosfera di un live da jazz club, o come nella trascinante Just in Time, con un delizioso dialogo fra piano e voce, sempre al centro dell'obiettivo, ma mai preda di inutili virtuosismi.

Palma sa come usare il proprio strumento vocale, e lo fa con grande stile, con una classe innata, con una vena ironica, quando questa è richiesta, o con un trasporto intenso, come nella dolcissima Darn that dream, in cui l'eco di Baker è particolarmente sentita, anche se questa versione non appare mai un'imitazione, bensì un omaggio, una citazione rispettosa e affettuosa del maestro, con un assolo di Ruggeri che non lo fa certo rimpiangere. 

Un altro mostro sacro con cui Palma si pone in relazione è il grande Tony Bennett, e il confronto è pienamente superato in Day In, Day Out, ancora più veloce dell'originale, innervata da un ritmo caldissimo, da un assolo di piano perfettamente in linea con l'arrangiamento e da una sfumatura vivace nella voce, che rende l'ascolto mai nostalgico, ma sempre contemporaneo e fresco.

Attendiamo con ansia che questi brani, oltre ad altri certo di uguale valore, vengano proposti nel corso di un concerto, che avrà di sicuro il groove giusto per portarci nel cuore di New York, anche se fossimo a Como o Rieti...

Track List

  • Come Dance With Me
  • Something`s Gotta Give
  • Darn That Dream
  • Day In Day Out
  • Taking a Chance on Love
  • Too Close for Comfort
  • Just in Time