Cristina Nico<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Cristina Nico Cristina Nico

2022 - OrangeHomeRecords / Believe

18/08/2022 di Laura Bianchi

#Cristina Nico#Italiana#Canzone d`autore

Quando un musicista decide di intitolare il nuovo lavoro con il proprio nome, il segnale è chiaro: vuole davvero metterci la firma, ci si riconosce totalmente, non ha bisogno di trovare un titolo dietro cui celare la propria identità.

È il caso di Cristina Nico, il terzo album della cantautrice genovese, anche organizzatrice di eventi, fra cui, con Sabrina Napoleone e Valentina Amandolese, il Festival Lilith, dall'omonima Associazione, con lo scopo di valorizzare la musica d'autrice, che è anche un'etichetta discografica a tutti gli effetti. Insieme a Lilith LabelOrange Home Records, da sempre attenta ai nuovi scenari musicali più interessanti, anche stavolta fa centro, nel distribuire un lavoro coeso, compatto, splendidamente arrangiato dalla stessa Nico con Giulio Gaietto, che suona anche basso, chitarra, synth, batteria, percussioni, mentre Roberto Zanisi suona cumbus, chitarra portoghese, lap steel guitar, percussioni, Federico Lagomarsino la batteria e Osvaldo Loi la viola.

I tredici brani costruiscono un percorso musicale complesso e coinvolgente, guidato dalla voce sempre più matura di Nico, che in alcuni brani ricorda Nannini, come in Il bisogno di essere migliore, graffiante critica alla dannazione della competitività, mentre in altri fa emergere un colore intensamente folk, come in Anima Nigra, intrigante litania in dialetto calabrese (anima mia non ti perdiri, anima mia non ti spagnari...), o in altri ancora sprigiona la vena indie rock, attingendo alla sorgente italiana, ossia a Nada, come in Chissene, che si impreziosisce di una citazione di Arthur Rimbaud, del ritmo sapiente di Lagomarsino e di una chitarra lacerante.

Proprio Nico, con la sua voce, la sua chitarra, la kalimba percussiva, funge da chiave per una porta che si apre su un'interiorità densa, problematica, sospesa fra paura dell'incomunicabilità (ancora in Chissene) e desiderio di aprirsi all'altro da sé (l'onirica Hermes, o la bellissima Les Fleurs du bien, fin dal titolo: Les fleurs du bien, tu les connais? parfois elles vont se faire du mal, mais elles s’aiment, toujours elles s’aiment...).

Sembra evidente che la cantautrice sia consapevole della necessità di un cambio di passo, nel suo fare musica e comporre, e perciò sperimenti molteplici vie, musicali e strutturali, per esprimere un'evoluzione e un nuovo modo di essere un idiot non savant, ossia, un essere che abbandona paure e illusioni perché sta coming back to the ground, to the stars (pregevole la New Mexico Version, con una lap steel sospesa nello spazio e nel tempo e un guiro che ricrea atmosfere alla Paris, Texas).

Se Cristina Nico ci ha messo la firma, una ragione ci sarà: ed è la sfolgorante bellezza di un lavoro che resterà.
 

Track List

  • Double Moon
  • La sola cosa che c`e`
  • Omissis
  • Il bisogno di essere migliore
  • Anima nigra
  • Chissene
  • Les fleurs du bien
  • Etre soi - meme = etre un autre
  • The idiot not savant (alt version)
  • Dog`s walk
  • Hermes
  • La sorgente
  • The idiot not savant (New Mex version)

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