Cortese Cuorialcolici
2022 - Visory Indie
Michele Cortese, in arte semplicemente Cortese, è un cantautore salentino. Nel 2008 con gli Aram Quartet vinse X-Factor. A tale vittoria hanno fatto seguoto diverse esperienze all’estero, in particolare in Sudamerica, dove ad esempio nel 2015 fu il vincitore del cileno Festival internazionale della canzone di Viña del Mar.
Il progetto Cortese prende piede nel 2020. Cuorialcolici è un EP di stampo pop a cui il pianoforte elettronico Wurlitzer aggiunge una gradevole brezza, che rende le trame sonora mosse e imprevedibili (Maldidenti).
A fare da collante tra i cinque brani provvedono le “promesse di carta” cantate nella già citata Maldidenti. Sono promesse che caratterizzano storie d’amore a volte brevi come un’estate (Gallipoli), a volte balzane ed altalenanti (Blues Bar).
Bourbon diventa il rifugio di un animo in pena, che cerca di annegare il ricordo di una storia finita male (“provaci tu, a passare la notte, a contare le stelle, quando lo stomaco è in fiamme”). Questa malinconia traspare anche nella conclusiva Molecole, dove appunto emergono prepotenti i cuori alcolici del titolo (“Una tisana alla cannella ti va?/Siamo un incontro di pianeti a metà/Tra un'erboristeria e il bancone di un bar”), che si cercano di notte e si allontanano di giorno, ricordando un po’ Io e te nell'appartamento dei Baustelle (“Ci prenderemo come i cani/La gente fuori non lo capirebbe mai/Perduti nell'appartamento/Non ci ritroveremo mai”).
Cuorialcolici è una delicata e breve antologia di amori sbilenchi, che nella loro imperfezione trovano bellezza.
Il progetto Cortese prende piede nel 2020. Cuorialcolici è un EP di stampo pop a cui il pianoforte elettronico Wurlitzer aggiunge una gradevole brezza, che rende le trame sonora mosse e imprevedibili (Maldidenti).
A fare da collante tra i cinque brani provvedono le “promesse di carta” cantate nella già citata Maldidenti. Sono promesse che caratterizzano storie d’amore a volte brevi come un’estate (Gallipoli), a volte balzane ed altalenanti (Blues Bar).
Bourbon diventa il rifugio di un animo in pena, che cerca di annegare il ricordo di una storia finita male (“provaci tu, a passare la notte, a contare le stelle, quando lo stomaco è in fiamme”). Questa malinconia traspare anche nella conclusiva Molecole, dove appunto emergono prepotenti i cuori alcolici del titolo (“Una tisana alla cannella ti va?/Siamo un incontro di pianeti a metà/Tra un'erboristeria e il bancone di un bar”), che si cercano di notte e si allontanano di giorno, ricordando un po’ Io e te nell'appartamento dei Baustelle (“Ci prenderemo come i cani/La gente fuori non lo capirebbe mai/Perduti nell'appartamento/Non ci ritroveremo mai”).
Cuorialcolici è una delicata e breve antologia di amori sbilenchi, che nella loro imperfezione trovano bellezza.
