Corey Harris The Insurrection Blues
2021 - Bloos Records
Dal debutto di Harris con Between Midnight and Day sono trascorsi trentasei anni. Da li parte un percorso che visto uscire una ventina di album a suo nome, oltre ad averlo visto prendere parte a dischi importanti come le Mermaid Sessions, ma anche di avere interessanti collaborazioni con musicisti quali Alì Farka Toure. Corey Harris è stato più volte nel nostro paese dove ha avuto modo di esibirsi spesso e con un buon riscontro. E proprio mentre era in Italia, Harris si è trovato bloccato come molti dal lockdown che gli impediva di poter far rientro negli States. Ed ecco allora nascere l’idea di incidere un disco “in purezza”, restando in scia al precedente Free Water Way pubblicato nel 2018.
Quattordici canzoni che traggono ispirazione, come dice lo stesso Harris, dagli sconcertanti eventi avvenuti a Washington lo scorso 6 Gennaio, per mano di una banda di facinorosi pro Trump. Pur non essendo esplicita la koinè fra i pezzi che compongono l'album ed i sunmenzionati fatti, lo stato d'animo e i sentimenti scaturiti in lui hanno comunque influenzato l’intero album.
"Come afroamericano che vive in America, e come discendente di schiavi che hanno costruito questo paese, sto cercando di comprendere i meccanismi di sopravvivenza che hanno portato le persone a perseverare nei momenti difficili. E quando penso a questo, ho sempre in mente il Blues.The Insurrection Blues è uno sguardo inflessibile al desiderio e alla distruzione dell'America del 21° secolo".
Ecco allora alternarsi in un percorso fatto di rivisitazioni di classici pezzi come Special Rider Blues di Skip James, o in You Gonna Quita Me Baby di Blind Blake, ma anche in Some Of These Days che ricordo nella versione di Charley Patton. Il resto vede susseguirsi composizioni dello stesso Harris o riprese di brani classici, riviste dal punto di vista dell'artista, mantenendone però il mood.
The Insurrection Blues è il risultato di una sessione eseguita il 21 Maggio 2021 ad Atri, in Abruzzo, luogo in cui l’artista ha vissuto in questi anni di pandemia prima di tornare negli Stati Uniti, e vede anche la collaborazione dell’ armonicista Phil Wiggins e del ottimo mandolinista Lino Muoio su due brani che compongono il disco.
Pubblicato dalla Bloos Records, label che stà proponendo dischi di buon spessore, The Insurrection Blues è un momento di riflessione utile a staccare la spina dal baillame che ci circonda.
Quattordici canzoni che traggono ispirazione, come dice lo stesso Harris, dagli sconcertanti eventi avvenuti a Washington lo scorso 6 Gennaio, per mano di una banda di facinorosi pro Trump. Pur non essendo esplicita la koinè fra i pezzi che compongono l'album ed i sunmenzionati fatti, lo stato d'animo e i sentimenti scaturiti in lui hanno comunque influenzato l’intero album.
"Come afroamericano che vive in America, e come discendente di schiavi che hanno costruito questo paese, sto cercando di comprendere i meccanismi di sopravvivenza che hanno portato le persone a perseverare nei momenti difficili. E quando penso a questo, ho sempre in mente il Blues.The Insurrection Blues è uno sguardo inflessibile al desiderio e alla distruzione dell'America del 21° secolo".
Ecco allora alternarsi in un percorso fatto di rivisitazioni di classici pezzi come Special Rider Blues di Skip James, o in You Gonna Quita Me Baby di Blind Blake, ma anche in Some Of These Days che ricordo nella versione di Charley Patton. Il resto vede susseguirsi composizioni dello stesso Harris o riprese di brani classici, riviste dal punto di vista dell'artista, mantenendone però il mood.The Insurrection Blues è il risultato di una sessione eseguita il 21 Maggio 2021 ad Atri, in Abruzzo, luogo in cui l’artista ha vissuto in questi anni di pandemia prima di tornare negli Stati Uniti, e vede anche la collaborazione dell’ armonicista Phil Wiggins e del ottimo mandolinista Lino Muoio su due brani che compongono il disco.
Pubblicato dalla Bloos Records, label che stà proponendo dischi di buon spessore, The Insurrection Blues è un momento di riflessione utile a staccare la spina dal baillame che ci circonda.
