Versilia After Dark  <small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Avant Garde

Bruno Romani Versilia After Dark

2019 - The Cotton Club

05/09/2020 di Paolo Ronchetti

#Bruno Romani#Jazz Blues Black#Jazz #Cinematic #`70 #Triadi

  Bruno Romani (Sassofonista, flautista, compositore e conductor classe 1960) è un nome che dovrebbe essere famigliare a molti se tutti noi si fosse più attenti. Dal Post Punk dei friulani Detonazione (83/89) al “pop” sofisticato con Alice passando per il jazz e l’avant-garde jazz meno standardizzato e alle tante esperienze con chiunque avesse un desiderio di portare la musica verso direzioni meno scontate lui, Romani, è stato spesso presente.

  Tutto questo si vede sin dalle prime note di questo Versilia After Dark (The Cotton Club 2019) bella seconda uscita del Bruno Romani Organic Crossover Group. Partendo da atmosfere legate agli anni ‘70, e alla guida di un ensemble che vede la presenza di ben tredici musicisti tra “titolari” ed “ospiti”, Romani solletica il piacere dell’ascolto con sonorità, orchestrazioni e temi che hanno al loro interno tanto Jazz, quanto una certa musica cinematica di derivazione ‘70 (a volte ipnotica, spesso con un piacevolissimo background rock e/o funk), gusto per la sperimentazione e, a tratti, noise e/o l’elettronica a rendere il tutto ancor più piacevolmente speziato.

  Sette brani corposi ma mai “sbrodolanti” anzi, quasi sempre compatti nelle fasi solistiche ad aumentarne l’efficacia. Certamente sin dal titolo, un album vagamente notturno come un nostrano Spillane (John Zorn 1987) a cui, nonostante la assoluta diversità stilistica e compositiva, ogni tanto il mio orecchio sembra andare (così come sovente sembra vagare presso lidi mingussiani). Ma, sia chiaro, qui non troverete né MingusZorn! Troverete una musica in cui le parole della band Organic e Crossover sembrano avere più senso che nel solito mulinare di parole spese da stanchi addetti stampa; troverete musicisti che, al di là della loro fama personale, sostengono un’architettura sonora sempre intensa e coerente che Romani struttura, apparentemente, con richiami di piccole cellule musicali comuni in tutti i brani. Questo procedimento, senza togliere nulla alla identità dei singoli brani da, al loro interno, piccolissimi richiami che danno una famigliarità comune a tutto l'album.

  Oltre a Aldo Romano - che scrive, suona sax e flauto arrangia e conduce il gruppo -, si segnalano le voci femminili e la chitarra di Daniele Onori, ma spiace non citare tutti i musicisti presenti che sono stati capaci di formare un suono così intrigante grazie alle loro capacità e seguendo la guida sicura di Romani.

  Tra i brani che più colpiscono segnalo l’apertura Cocaine Dealers At Dawn con voci, chitarre, tromba e basso in primo piano e la programmatica 21st Century Skizoid Woman che sembra essere il cuore dell’album in quanto racchiude bene tutti gli elementi del disco). Nella seconda parte del progetto, con Hot Cats e Versilia After Dark, il suono si fa leggermente, e piacevolmente, più aspro e nervoso sino allo splendido finale del breve Nobody’s Ballad.

  Spiace non vedere in giro molte recensioni di un disco così riuscito. Approfittatene!

 

Bruno Romani Organic Crossover Group:

Bruno Romani: alto sax flute conduction 

Sigi Beare: alto sax (2,3,4) 

Beppe Nannini: trumpet (1,5,6) 

Federica Olivieri vocals (1,3,4,6) 

Susanna Ossola vocals (4)

Daniele Onori guitar 

Daniela Caroli guitar (1,3,4) 

Francesco Manfrè cello (2,3,4,5)

Andrea Pecchia electronics (3,4)

Giovanni Biancalana double bass 

Francesco Baldini drums 

special guests 

Pasquale Innarella tenor sax (2,5,6,7) 

Michela Lombardi vocals (1,2,6)   

Track List

  • Cocaine Dealers At Dawn
  • Quicksands 2
  • 21st Century Skizoid Woman
  • Hot Cats
  • Versilia After Dark
  • 12 Tones Reloaded
  • Nobody`s Ballad