Quando dei musicisti veri si incontrano non possono che fare nascere progetti validi, pulsanti di vita e di passione; così, dall’incontro tra la storica Band’Union del maestro del bandoneòn Daniele di Bonaventura e la splendida voce di Ilaria Pilar Patassini, si è sviluppato Italia Folksongs: un percorso musicale vitale e appassionante, che collega Nord e Sud Italia, dal Piemonte alla Sicilia, nel segno del folklore più autentico. Dieci regioni italiane sono unite dalla tradizione popolare, attraverso altrettante canzoni che hanno segnato la cultura secolare italiana, rivisitate con riferimenti al jazz, di cui gli artisti sono esperti, ma anche alla musica antica. La scelta dei brani è stata attenta, originale, poiché anche quelli più celebri sono reinterpretati in modo nuovo, stemperando quanto di popolaresco potrebbero apportare, per inserire invece nuova linfa, rispettosa della tradizione, eppure contemporanea, e nel complesso gradevole e profonda.
Basterebbe ascoltare il celeberrimo traditional Vitti 'na crozza per capire appieno il senso e lo spessore dell'operazione: la voce di Patassini si innesta nei ricami della Band'Union, esaltando la melodia di base, ma permettendo anche che i musicisti costruiscano una partitura fresca e coinvolgente. Altro brano che dà la dimensione dell'intensità del lavoro è Serenata, col testo che è una poesia di Giuseppe Gioachino Belli, interpretato con grande partecipazione da Patassini, ma anche sottolineato dal controcanto di Daniele di Bonaventura e dalla chitarra di Marcello Peghin.
Sapori mediterranei e spirituali si trovano anche in Varca Lucente, con Felice Del Gaudio al basso, o nell'Ave Maria sarda, Deus Ti Salvet Maria, che rivelano tutta la profondità dell'anima creatrice di un popolo tanto eclettico, accogliente, e meticcio sia nelle origini, sia nell'evoluzione culturale.
Disco imprescindibile sia per gli italiani, che così riscoprono una tradizione che non ha colori ideologici, ma uno spirito comune, sia per il pubblico straniero, che può così emanciparsi da una frusta immagine musicale stereotipata, da "pizza e mandolino", per trovare la sorpresa di un discorso artistico coerente e completo. Consigliatissimo per gli Istituti Italiani di Cultura, e per un uso anche didattico dell'ascolto.
Basterebbe ascoltare il celeberrimo traditional Vitti 'na crozza per capire appieno il senso e lo spessore dell'operazione: la voce di Patassini si innesta nei ricami della Band'Union, esaltando la melodia di base, ma permettendo anche che i musicisti costruiscano una partitura fresca e coinvolgente. Altro brano che dà la dimensione dell'intensità del lavoro è Serenata, col testo che è una poesia di Giuseppe Gioachino Belli, interpretato con grande partecipazione da Patassini, ma anche sottolineato dal controcanto di Daniele di Bonaventura e dalla chitarra di Marcello Peghin.
Sapori mediterranei e spirituali si trovano anche in Varca Lucente, con Felice Del Gaudio al basso, o nell'Ave Maria sarda, Deus Ti Salvet Maria, che rivelano tutta la profondità dell'anima creatrice di un popolo tanto eclettico, accogliente, e meticcio sia nelle origini, sia nell'evoluzione culturale.
Disco imprescindibile sia per gli italiani, che così riscoprono una tradizione che non ha colori ideologici, ma uno spirito comune, sia per il pubblico straniero, che può così emanciparsi da una frusta immagine musicale stereotipata, da "pizza e mandolino", per trovare la sorpresa di un discorso artistico coerente e completo. Consigliatissimo per gli Istituti Italiani di Cultura, e per un uso anche didattico dell'ascolto.
