Sete<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz

Antonio Fusco Trio Sete

2023 - Da Vinci

26/04/2023 di Pietro Cozzi

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L'annus horribilis 2020 ci ha lasciato in eredità un'eccezionale fioritura di opere che si sono interrogate sul ruolo dell'arte davanti ai drammi dell'umanità. La creatività si è messa in gioco nel duplice tentativo di fornire una rilettura originale degli eventi e di ricomporne le dolorose conseguenze con la medicina della bellezza e dell'armonia. Anche questo Sete, realizzato dal trio guidato dal batterista avellinese Antonio Fusco, classe 1979, è una riflessione sugli sconvolgimenti che hanno caratterizzato una stagione terribile, come dichiarano le note di copertina e i riferimenti espliciti di alcuni brani (Quarantine, Pilgrim, Wave e la title track, ma anche Peaceful Mind). La risposta sembra essere nel segno dell'eleganza, della serena compostezza, della pacata riflessione, che si accompagna a una ricerca musicale non banale. Se la firma dei pezzi e la leadership di un trio jazzistico “classico” sono nella mani del percussionista, come in questo caso, è necessario uno stretto rapporto di fiducia e una forte simbiosi artistica con chi siede al piano, a cui spetta necessariamente il compito di esporre idee, temi, armonie. Una partnership che qui sembra perfettamente riuscita, perché Manuel Magrini si muove con lo stesso passo e gli stessi intendimenti di Fusco, sviluppando percorsi ed esplorazioni con chiari e ben scanditi approdi melodici, scevri di inutili ossessioni virtuosistiche e sempre estremamente focalizzati. L'interazione tra i due privilegia i vuoti rispetto ai pieni, la sobrietà rispetto all'eccesso, pur nella ricchezza di timbri e di dinamiche.

Nel bagaglio di Fusco c'è sicuramente un chiaro riferimento al grande Paul Motian (1931-2011), a cui ha dedicato diversi studi e un progetto ad hoc, brillantemente testimoniato dal disco Antonio Fusco Sextet-Suite for Motian (Parco della Musica Records, 2014). Lo si avverte nel sussurro del suo accompagnamento (soprattutto in certi brani), nell'affascinante rarefazione, nella raffinata ricerca timbrica, nella grazia del “gioco” dei piatti. Questo non significa però che la musica manchi di spessore o di spina dorsale: astrazioni e intellettualismi sono banditi, mentre lo swing batte sempre forte, grazie anche all'essenziale contributo del contrabbasso di Ferdinando Romano, che regala assoli ad alto tasso melodico, come nella conclusiva Pilgrim. Leggerezza non fa quindi rima con evanescenza, mentre prevale sempre un senso di estrema concretezza e radicamento formale. All'interno di questo quadro ben definito si apprezzano sfaccettature differenti. Se Peaceful Mind si aggrappa alla serenità di un tema semplice, la dolente Sete ci regala un lungo finale più libero, affidato alla fantasia di Fusco. Lo scorcio conclusivo è invece caratterizzato da un appiglio ritmico più definito, con la maggior percussività del piano che caratterizza The Happiness Tango e l'evidente pedale del contrabbasso in Pilgrim. Da ascoltare!

 

Track List

  • Wave
  • Quarantine
  • Alice in Wonderland
  • Peaceful Mind
  • Sete
  • The Happiness Tango
  • Pilgrim