Andy J. Forest I Don ` t Wanna Work : Modern Vintage Blues
2022 - Appaloosa Record / I.R.D.
Conseguenze collaterali a parte, il suo primo interesse è sempre stato quello del musicista, indirizzo blues e, anche se l’impronta continua ad essere marcata, non per forza è legato ad uno stile in particolare, vuoi perché è dotato di eclettismo, il suo strumento primario è si l’armonica, ma sa suonare anche la chitarra, il basso, il sax, il violino, vuoi perché vive nella città musicalmente più composita degli Stati Uniti, New Orleans, vuoi perché come armonicista ha suonato/collaborato con svariati bluesman neri e bianchi americani ed europei, e in Italia anche con i maggiori cantautori, fra questi Fabrizio De Andrè nel suo disco con in copertina un indiano a cavallo, per il passo blues Quello Che Non Ho.
Andy J Forest non è tipo da vivacchiare con cover di classici, continua ad essere autore, oltre che per esperienze personali, guarda con attenzione anche le vicende socio/politiche che condizionano la quotidianità di questo pazzo mondo. Ecco dunque che il disco è accompagnato da un libretto con testi, completato da qualche foto e dai credits dove, con piacere troviamo sempre i suoi compagni di strada quando è in tour in Europa, Heggy Vezzano alla chitarra, Pablo Leoni alla batteria, Andrea Caggiari e Andrea Vismara al basso, più Roberto Luti alla chitarra suonata slide, e un nutrito drappello di musicisti americani con strumenti a corda, a fiato e tastiere.
Con la qualità dei musicisti coinvolti nelle registrazioni fra Milano e New Orleans, Andy J Forest ha potuto continuare a far rivivere quel suo modern vintage blues, ovvero la tradizione rivista in ambito moderno, senza autocompiacimenti da parte di nessuno ma tanta efficacia e ammirevole sobrietà. Questo è uno di quei dischi dove l’attenzione per i testi deve essere paritetica all’ascolto, cantato e suonato ottimamente. Fra le nove tracce prendiamo la title track, un trascinante blues, dove Andy senza giri di parole spiega perché certi lavori è meglio evitarli per le conseguenze insite. “non voglio essere un dottore perché prende i soldi dai malati; non voglio essere un poliziotto perché colpisce le persone con il bastone; non voglio essere un avvocato perché sono un po’ troppo furbi (…) voglio essere un musicista quindi non devo lavorare (…)”.
Il resto del disco lasciamo che siate voi a scoprirlo, gustarlo, giudicarlo.