Alessandro Ducoli Adorabili cannibali
2023 - Cromo Music
Un tratto sul viaggio nella psiche umana, tra inquietudini e solitudine, tra atmosfere contrastanti e alla ricerca delle proprie profondità. Nasce così Adorabili cannibali, nuovo lavoro discografico di Alessandro Ducoli.
Ed è proprio dalla profondità che l’autore dà inizio alla propria opera: Gente abissale rivendica la propria solitudine e la profondità trovata restando nel proprio abisso. Le sonorità all’inizio sono tenebrose, legate alla new wave, assomigliano anche a quelle delle canzoni degli Eels. Le medesime sonorità, miscelate al progressive rock, si possono ritrovare in Il cubo. In questo pezzo emergono in modo devastante le sensazioni che portano all’autoreclusione, che viene vissuta con gioia.
Il disco passa a La tua fame, in cui sarcasticamente invita un’altra persona a prendergli tutto ciò che ha, solo per soddisfare la fame di potere e di controllo sugli altri. Il desiderio cambia in La mia sete, in cui, tra sonorità dark e parole sussurrate, l’autore parla dell’influenza che ha lo scatenarsi degli eventi sulla propria vita e sulla necessità di essere importante nelle altrui vite. In Cose leggere leggere l’atmosfera muta e diviene più felice; il testo, invece, si incentra sull’illusione della felicità e il camuffamento del proprio soffrire dietro ai “Mi sento bene”.
La seconda metà dell’opera si apre con un’accusa al sistema ed alle sue ipocrisie: ne I fascisti siete voi vengono messe in discussione la costruzione della figura dell’eroe, voluta dal sistema stesso, e l’esclusione di chi soffre e ha una vita difficile. Gli eroi vengono costruiti per mettere in risalto la propria figura nel sistema, utilizzando chi viene definito tale, mentre chi viene ritenuto debole e soffre viene assorbito dal ghiaccio. La componente conflittuale dell’album si nota nel brano L’odiato amore, in cui, tra atmosfere più elettrizzanti, odio ed amore si influenzano reciprocamente e si completano.
Si ritorna al concept iniziale del disco, perché in Il problema reale si avverte il senso di inadeguatezza e di solitudine vissuto dal protagonista. La breve, ma spiazzante Love, Hate and Hope sembra voler riassumere tutto l’album e porta all’ultimo brano, La Venere disegnata. In questa canzone si raccontano la solitudine, l’immobilismo e la reclusione del proprio pensiero allo scorrere del tempo e della vita, la propria e quella degli altri. Le sonorità sono simili a quelle della prima canzone, come a voler chiudere il cerchio sull’opera.
Adorabili cannibali è un racconto inquieto e devastante della vita umana, in cui Alessandro Ducoli racconta sensazioni contrastanti tra loro, desiderio di raccontarsi e necessità di trovare un senso a ciò che vive e alla sua posizione nel flusso spaziotemporale. La psiche umana viene analizzata, sviscerata e mostrata nelle sensazioni che vive l'autore, nel dolore provato e nel contrasto continuo delle sensazioni stesse che l’essere umano vive nella propria vita.
Ed è proprio dalla profondità che l’autore dà inizio alla propria opera: Gente abissale rivendica la propria solitudine e la profondità trovata restando nel proprio abisso. Le sonorità all’inizio sono tenebrose, legate alla new wave, assomigliano anche a quelle delle canzoni degli Eels. Le medesime sonorità, miscelate al progressive rock, si possono ritrovare in Il cubo. In questo pezzo emergono in modo devastante le sensazioni che portano all’autoreclusione, che viene vissuta con gioia.
Il disco passa a La tua fame, in cui sarcasticamente invita un’altra persona a prendergli tutto ciò che ha, solo per soddisfare la fame di potere e di controllo sugli altri. Il desiderio cambia in La mia sete, in cui, tra sonorità dark e parole sussurrate, l’autore parla dell’influenza che ha lo scatenarsi degli eventi sulla propria vita e sulla necessità di essere importante nelle altrui vite. In Cose leggere leggere l’atmosfera muta e diviene più felice; il testo, invece, si incentra sull’illusione della felicità e il camuffamento del proprio soffrire dietro ai “Mi sento bene”.
La seconda metà dell’opera si apre con un’accusa al sistema ed alle sue ipocrisie: ne I fascisti siete voi vengono messe in discussione la costruzione della figura dell’eroe, voluta dal sistema stesso, e l’esclusione di chi soffre e ha una vita difficile. Gli eroi vengono costruiti per mettere in risalto la propria figura nel sistema, utilizzando chi viene definito tale, mentre chi viene ritenuto debole e soffre viene assorbito dal ghiaccio. La componente conflittuale dell’album si nota nel brano L’odiato amore, in cui, tra atmosfere più elettrizzanti, odio ed amore si influenzano reciprocamente e si completano.
Si ritorna al concept iniziale del disco, perché in Il problema reale si avverte il senso di inadeguatezza e di solitudine vissuto dal protagonista. La breve, ma spiazzante Love, Hate and Hope sembra voler riassumere tutto l’album e porta all’ultimo brano, La Venere disegnata. In questa canzone si raccontano la solitudine, l’immobilismo e la reclusione del proprio pensiero allo scorrere del tempo e della vita, la propria e quella degli altri. Le sonorità sono simili a quelle della prima canzone, come a voler chiudere il cerchio sull’opera.
Adorabili cannibali è un racconto inquieto e devastante della vita umana, in cui Alessandro Ducoli racconta sensazioni contrastanti tra loro, desiderio di raccontarsi e necessità di trovare un senso a ciò che vive e alla sua posizione nel flusso spaziotemporale. La psiche umana viene analizzata, sviscerata e mostrata nelle sensazioni che vive l'autore, nel dolore provato e nel contrasto continuo delle sensazioni stesse che l’essere umano vive nella propria vita.
