Ainé Generation One
2016 - Totally Imported
Tredici canzoni a dividere il disco in due parti: la prima parte dedicata all’Italia e all’hip hop con la partecipazione del rapper Ghemon in Nel mio mondo e Tutto dorme, di Sergio Cammeriere in Dopo la pioggia, Davide Shorty che interviene insieme a Ghemon in Tutto dorme, Gemello in Nascosto nel buio e la bassista Kyle Miles che interviene in molte tracce, tra cui Dopo la pioggia, Brighter than gold e in Nascosto nel buio. Nomi che lasciano il segno, ma che soprattutto ben si amalgamano allo stile molto definito di Ainé.
La seconda parte di Generation One è invece molto improntata alle produzioni americane del nu soul e dell’rnb. Non a caso uno degli ospiti di questa parte di disco è Alissia Benveniste, giovane bassista della scena newyorkese.
L’attenzione alle sonorità e alla produzione musicale è uno dei punti cardine di Generation One che mostra tutta la bravura di Ainé, giovane artista formatosi fra gli Stati Uniti e l’Italia, riuscendo così a creare quell’unione tra due culture senza mai perdere di vista il proprio tratto distintivo. E qua a distinguersi, oltre al raffinato gusto delle sonorità, è un modo anche diverso di usare la propria voce: mai esibita con potenza, ma usata con parsimonia, quasi ad intervenire in punta di piedi.
Generation One è sicuramente uno dei dischi più interessanti di quest’anno usciti in Italia, uno di quei dischi da inserire nella propria collezione, uno di quei dischi difficili da dimenticare. Da ascoltare assolutamente.