La mostra presenta le opere di dieci artiste: Alessandra Attianese, Daniela Gorla, Maria Jannelli, Teresa Maresca, Matè, Giulia Minetti, Ieva Petersone, Barbara Pietrasanta, Sanda Scuijna e Francesca Vitali Boldini, spaziando dalla fotografia, alla pittura al collage digitale.
Poeticamente, dieci sguardi che si incrociano e si posano sulle emergenze del nostro tempo, segnalandone le fragilità.
Sono gli sguardi delle dieci autrici, diverse per spunti poetici, formazione ed età, ma accomunate dall'idea che il messaggio visivo, trasmesso dall'opera, svolga un’azione di richiamo, di appello alla nostra attenzione sulle emergenze ambientali, di convivenza fra le diverse "famiglie" umane e fra queste e gli altri abitanti del Pianeta. Un monito di “saggezza” in un panorama perturbato.
Le acque nelle opere di Teresa Maresca e Sanda Scuijna. I luoghi e gli oggetti di Giulia Minetti, Alessandra Attianese e Ieva Petersone. I naufragi, fisici ed esistenziali, di Barbara Pietrasanta. E il messaggio di rispetto, ascolto e convivenza che ha negli animali lo spunto di partenza con Matè, Francesca Vitali Boldini, Daniela Gorla e Maria Jannelli.
Con l’inaugurazione di Femminile plurale si completa il capitolo dedicato ai luoghi del contemporaneo del progetto Artepassante, che annovera gli spazi delle Vetrine nella Stazione di Porta Garibaldi e di spazioSERRA nella Stazione Lancetti, dove sono presentate, rispettivamente, in_festa a cura del collettivo co_atto e OSANNA(!) di Alessio Barchitta.
Tre declinazioni del visivo, accessibili gratuitamente e nell'arco dell'intera giornata, nello spirito del progetto che ha per capofila Le Belle Arti APS e che anima, da dieci anni, tutte le Stazioni cittadine del Passante, in un’idea di riutilizzo degli spazi condivisa da RFI, che ha anche trovato un prezioso contributo nei Bandi per la Cultura di Fondazione Cariplo, in particolare con il progetto DisseMIna - Underpass.
Mostra visibile tutti i giorni, durante gli orari di apertura del Passante ferroviario.
Visitabile su appuntamento, scrivendo a renato.galbusera10@gmail.com