Andrea Van Cleef

live report

Andrea Van Cleef Varese / Twiggy

20/10/2019 di Gianluca Crugnola

Concerto del 20/10/2019

#Andrea Van Cleef#Rock Internazionale#Songwriting Black&Blue Johnny Cash Twiggy

In una  domenica sera di metà ottobre, accompagnato dal piacevole rumore di pioggia tipicamente autunnale, percorro la strada che mi conduce al #TwiggyVarese, accogliente locale multifunzionale, situato nel centro della “città giardino”,  che è solito proporre diverse esibizioni d’arte e interessante  live music.

La serata apre la rassegna in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Black&Blue ed è  curata dal direttore artistico Alessandro Zoccarato che porta sul palco del Twiggy, per la sua prima volta nel capoluogo bosino, il Rocker bresciano Andrea Van Cleef, di passaggio in provincia ospite di diversi eventi.

Van Cleef, attivo musicalmente dalla fine degli anni ’90 come protagonista di molteplici avventure sonore che hanno spaziato dal punk rock, al doom metal, al songwrintg dei lavori solisti innervati di americana ad ampio spettro, apre il set in versione acustica pescando alcuni pezzi dal suo ultimo lavoro solista, Tropic Of Nowhere (2018), il Twiggy, dapprima in po’ distratto, pian piano apprezza e si riempie, l’atmosfera si fa ancor più interessante quando il songwriter propone vecchie tracce recuperate da progetti passati fino a regalarci la cover Under The Milky Way della band australiana Psychedelic-Rock The Church. Mentre l’esecuzione di Shine, a mio avviso l’autentico picco dell’esibizione, è tratto dal debutto solista Sundog (2012) e convince decisamente i presenti che in chiusura si spendono in applausi fragorosi.

Per alzare ulteriormente l’asticella e scaldare definitivamente il pubblico sempre più partecipe, Van Cleef lancia una dirompente versione di Big River di Johnny Cash seguita dalla rivisitazione di Ring Of Fire dello stesso Cash.

Divagando tra la chicca, Ace Of Spaces (Motorhead) e altri brani del suo repertorio, Andrea ci trasporta fino al gran finale con All Shook Up, splendida rivisitazione del brano di Elvis Presley. Si chiude così una piacevole e divertente performance che mi ha presentato un musicista maturo, capace di coinvolgere emotivamente in versione voce /chitarra (e che voce!) senza perdere la sua verve Rocker militante.