Psiker

interviste

Psiker Il rapper finance manager

27/09/2022 di Antonio Corcillo

#Psiker#Italiana#Alternative

Classe 1980, Massimo Curcio e' un cantautore e produttore milanese. Dal 2001 lavora ad ogni fase del suo progetto musicale, che unisce immagine e suono, spaziando tra sonorita' synth-pop con influenze fine anni '80, inizio anni '90. Vi parliamo e vi parla del suo album Retrofront.
Psiker, alter ego del finance manager Massimo Curcio, pubblica oggi, 30 settembre, Retrofront, distribuito da ADA Music Italy.

La prima traccia del disco è Introfront, in cui alcune voci registrate commentano il suo precedente lavoro in studio ed il fatto che l’età avanzi anche per lui; come sottofondo vi è una base dance essenziale.

Lo stesso mood viene ripreso in Ctrl Alt Canc, uno sfogo verso le critiche che l'artista si è dovuto sorbire durante questo tempo: fare poco e anche in modo errato, non avere la stoffa per realizzare le proprie ambizioni e scrivere dei pezzi superficiali; ciò lo porta a chiedersi se abbia tutte le carte in regola per continuare per la sua strada. Non vuole dare troppo peso a queste voci, quindi resetta tutto come un pc; così entra in azione VEGA, con una strofa trap in dialetto lucano.

Con Garantito si svolta pesantemente sulla disco: dopo aver controllato che la storia sia effettivamente giunta al termine, il protagonista decide di sparire. Anche se, quando è distratto si ritrova a pensare a lei, non è una cosa voluta, tanto da non accorgersene. Ora ha trovato il coraggio, prima smarrito, ma comunque non si pente delle proprie azioni e sa di averci provato fino all’ultimo secondo.

Si ritorna in ufficio con Spam, le odiose email che spesso intasano la casella di posta elettronica. Infatti qui Psiker si lamenta di essere ancora davanti al monitor per leggere tutti i messaggi ed è stufo. Interrotto da una chiamata indesiderata, si accorge di aver fatto tardi. La base movimentata appare in contrasto con il tono del racconto; il finale auto-ironico confida che anche questo brano è spam.

Non vuole essere disturbato quando ha la Musica in cassa: se nelle cuffie trova il giusto beat, è il momento di dedicarsi a se stesso. Vorrebbe almeno un’ora d’aria al giorno per ascoltare la sua playlist; anche la produzione, martellante ma non eccessivamente, riflette i suoi gusti: infatti spacca e picchia come cantato nel testo.

Più riflessiva è Veloce o lento che risulta un flusso di coscienza su svariate tematiche, dall’avere ancora la testa nel passato al non chiamate gli è stato vicino; qui il protagonista vorrebbe chiamare qualcuno, ma non riesce e ciò gli causa un malessere interiore. Ora si è lasciato andare fisicamente, tant’è che ha dovuto allungare i pantaloni. La batteria e gli altri suoni sintetici generano un’atmosfera ansiogena, in cui confessa di sentirsi sempre sbagliato indipendentemente dalla velocità in cui procede.

A chiudere il disco è Isolation, una strumentale suggestiva, d’intensità sempre crescente.

Per tutta la durata del disco Pisker si dimostra in grado di analizzare la sua vita personale e lavorativa con quel pizzico di ironia che non stona. Musicalmente lo stile urban e trap si incastra con le sonorità elettroniche tipiche della dance anni ’80 e ’90.

Per il lancio di questo suo ultimo lavoro abbiamo rivolto alcune domande al rapper milanese.

Mescalina: Da dove deriva il tuo nome d’arte?

Psiker: Ho inventato questo nome d’arte nel 2001. Da ‘psiche’ (dal greco psyché, ovvero anima, mente), unito al suffisso ‘er’ (che in inglese identifica ‘colui il quale’), è nato Psiker, ‘colui che pensa’. So che questo pseudonimo non è immediato. Alcuni lo pronunciano “psaicher” altri “psiker”. Dico sempre che non importa come, ognuno sceglie come pronunciarlo, del resto è un nome di fantasia.

Mescalina: Come si bilancia la vita da Finance Manager con quella del musicista? Immagino che siano due realtà agli antipodi per molti aspetti. 

Psiker: È una cosa molto naturale per me, far convivere queste due realtà. Essendo io stesso, da sempre, il produttore esecutivo della mia musica ed essendo questa una passione molto costosa, non potrei fare a meno del mio lavoro da Finance Manager. Viceversa, non sarei così felice di alzarmi tutti i giorni per recarmi in ufficio, se non avessi le soddisfazioni che solo la musica riesce a darmi. Vivo così una sorta di doppia vita. Del resto, perché limitarsi a viverne solo una?

Mescalina: In Urgente parli della corsa continua che ti spinge durante il giorno per poi rilassarti la sera: quanto è importante per te staccare da quella frenesia e in che modo trovi ristoro?

Psiker: Riuscire a staccare è la chiave per mantenere un equilibrio psico-fisico. Lo faccio per mezzo della mia passione preferita, la musica. Quando scrivo canzoni, mi isolo, riesco ad entrare in un universo parallelo, nella mia personale isola felice. Così stacco e ricarico le pile. Molte persone, che vivono per il lavoro, spesso fanno fatica a dare uno stop ai pensieri costanti e recuperare quindi le energie necessarie per dare il meglio di sé tutti i giorni o “semplicemente” vivere sereni.

Mescalina: In Labirinto si percepiscono le difficoltà incontrate sul posto di lavoro e la sensazione di essere fuori posto; come riesci a trovare lo stimolo per continuare comunque ad andare in ufficio?

Psiker: Labirinto non è prettamente una canzone autobiografica. Mi sono ispirato alle tante persone che hanno problemi lavorativi; perché hanno appena cambiato ruolo o perché non riescono a “performare” come vorrebbero o addirittura perché sono nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Non è facile trovare un’occupazione che sia appagante e che ci stimoli tutti i giorni. Ho la fortuna di amare il mio lavoro, ma per arrivare a questo, ho dovuto spingermi oltre i miei limiti.

Mescalina: Con quali artisti vorresti fare un featuring?

Psiker: Mi piacerebbe collaborare con tanti artisti. In Italia, ad esempio, ho sempre guardato con interesse alle carriere di due musicisti della mia stessa classe (1980): Cesare Cremonini e Tiziano Ferro. Se dovessi spingermi oltre la fantasia, vorrei produrre il nuovo album di Madonna. Se hai i contatti, ti prego di aiutarmi.

Mescalina: Quali brani non possono mai mancare nella tua playlist?

Psiker: I brani dei miei cantanti preferiti, quelli che ascolto da quando ho 12 anni: Michael Jackson, Madonna, Pet Shop Boys, George Michael, Roxette, Enya, Mango. Ultimamente però la mia playlist più ampia è quella che include solo canzoni trap e urban. Se me lo avessi chiesto qualche anno fa, non avrei mai creduto sarebbe potuto accadere, eppure nell’undergorund ci sono davvero proposte super-interessanti.

 

Contatti:

Ufficio Stampa: Parole & Dintorni – Giulia Orsi (giulia@paroleedintorni.it)

Distribuzione: ADA Music Italy (info.it@ada-music.com