Serena Dandini

Serena Dandini La vendetta delle muse


HarperCollins Italia, 2023, 240 pagine, 18 euro Biografie | Società

08/12/2023 di Arianna Marsico

Leggere La vendetta delle muse di Serena Dandini (da abbinare a La mia amica rock'n'roll di Tracey Thorn) in un periodo come questo, dopo l'ondata fucsia che ha invaso le città il 25 novembre, fa ancora più effetto. Perché fa scoprire un universo di talenti lasciati soffocare o a cui la storia ha scippato a lungo ogni merito, come nel caso di Hedy Lamarr e Sophie Germain.


Qualsiasi abilità femminile al di fuori della gestione domestica veniva spenta, quando non utilizzata intestandosene i meriti. Artemisia Gentileschi, prima ancora della triste vicenda dello stupro, fu impegnata nella bottega dal padre pittore, a cui non parve vero avere cotanta assistente gratis. Colette solo dopo anni iniziò a firmare i libri a proprio nome, liberandosi della pseudo - tutela dell'ingombrante marito Henri Gauthier-Villars.


Per non parlare di vicende meno note, come quella di Trotula De Ruggiero, autrice del compendio di ostetricia e ginecologia De curis mulierum tra il X e l'XI secolo, che nel '500 fu attribuito da un editore a un autore di sesso maschile, perché "convinto che una persona così esperta possa essere soltanto un uomo". D'altro canto, i rapporti tra le donne e la medicina si sarebbero rivelati non semplicissimi anche più in là. Mia nonna (la cui storia non dispiacerebbe a Serena Dandini), nata nel 1915, ebbe la fortuna di poter accedere agli studi e laurearsi, ma la famiglia, per quanto illuminata per l'epoca, non le permise di iscriversi a medicina, perché "chi vuoi che chiami una donna medico". E lei ripiegò su scienze naturali, facendo però appassionare alla materia tanti suoi studenti, al punto che poi non pochi effettivamente si iscrissero a medicina.


La vendetta delle muse attraversa i secoli, le scienze - non manca la nostra splendida Amalia Ercoli -Finzi - e le arti. Da Gala, forse tra le poche storie di musa felice e realizzata, a Marianne Faithfull, che pagò a caro prezzo lo scandalo delle barrette di Mars coi Rolling Stones, entrando in un tunnel buio dal quale uscì solo molto dopo. A lei è dedicato uno dei capitoli più toccanti e affettuosi, forse perché l'autrice da ragazza ne ammirava così tanto l'esuberanza e lo stile, da scrivere "Volevo essere Marianne Faithfull".


Serena Dandini, con il suo sorriso garbato, già apprezzato in televisione (La TV delle ragazze, Avanzi, Pippo Kennedy Show) e nei suoi articoli, racconta secoli di ingiustizie, ma riesce anche a indicarci una via di riscatto.

Gli Oasis cantavano "But please don't put your life in the hands/Of a rock and roll band/Who'll throw it all away" e potremmo dire che l'autrice ci invita a non mettere la nostra vita nelle mani di nessuno all'infuori delle nostre.


Vale per tutti ovviamente, uomini e donne, ma per le donne purtroppo ancora non è così scontato. In troppi angoli del mondo sono ridotte a essere schiave, altro che muse. E anche nel civile Occidente c'è ancora tanto da fare. Serena Dandini ci fa vedere che tante prima di noi hanno cominciato a far incrinare il soffitto di cristallo...e dalle crepe si intravede un futuro diverso.