Maurizio Pratelli

Maurizio Pratelli La fattoria del pop


Ultra Edizioni, 2024, pp. 160, euro 16,50 Romanzo | Musica

04/07/2024 di Laura Bianchi
C'è qualcosa in Luca Terzani, il protagonista de La fattoria del pop, il primo romanzo del critico musicale Maurizio Pratelli, che ce lo rende immediatamente vicino. Sarà la tenerezza mascherata da disincanto, l'attitudine da "coglione pop", come lo definì una sua indimenticata ex, o "poeta pop",  secondo un'altra donna, il suo passare attraverso eventi più grandi di lui mantenendo un aplomb lucido e ironico. Oppure il fatto che, come molti di noi, Terzani vive e pensa secondo i testi delle canzoni che ha amato, e reagisce seguendo l'illogica allegria di un Gaber degli anni Venti (di questo secolo).
Ma forse è la voce narrante, riconoscibilissima, che racconta le vicende in prima persona, ma a diversi strati, incrociando personaggi, comprimari e una Milano molto familiari, per chi conosce un minimo l'ambiente della musica.

Fatto sta che Pratelli, solitamente avvezzo a racconti brevi a tema musica e vino (qui una nostra recensione di Vini e vinili), stavolta costruisce un romanzo avvincente, complesso e musicale, sincero come un vino naturale, e denso di significato come un disco di Dylan.

La ricerca da parte del protagonista, giornalista musicale, di una cantautrice, Molly, alias Emma Canepa, dal moniker che ricorda una droga (o forse un cavallo), si rivela una ricerca anche di se stesso, e i titoli dei suoi due dischi prima della sparizione  - La fattoria del pop La divisa trasparente - sono indizi da cui partire per ricostruire un percorso nei ricordi, intimo e simbolico.
I luoghi attraversati da Terzani (la Valsolda, madre lacustre; Camogli, il padre mare; Milano, la città dell'indipendenza) si arricchiscono di incontri che rivelano altrettante sfaccettature del suo carattere, dalla nostalgia per il passato alla fede nerazzurra, dal bisogno di amore al valore dell'amicizia maschile. Ed è impossibile non riconoscersi nei suoi sentimenti, ritmati dai versi di Fossati o di Lucio Corsi, di Tom Waits, dei La Crus o di Davide Van De Sfroos, e da letture che gli si attagliano perfettamente, da Svevo a Melville.

Metà romanzo on the road, metà sceneggiatura di film, La fattoria del pop ci travolge nell'inchiesta, smontando e rimontando tesi e ipotesi, facendoci viaggiare con Terzani sulla sua moto, sull'auto, in treno, sempre con una colonna sonora adatta alle scene. E quelle finali sono già grande cinema, sempre con la musica migliore.

Alla fine della lettura, ci si potrà mettere sulle tracce non di Molly / Emma, ma di tutti, e soprattutto tutte le musiciste che sono nel cuore di Terzani/Pratelli: Weyes Blood, Emma Tricca, Natalie Portman, Joan as a Police Woman, Julia Holter, Suki Waterhouse, Marianne Faithfull. Una "letturascolto" coinvolgente e illuminante, per chi non vuole essere salvato da tutto ciò che sogna, ma sa sognare e realizzare i propri sogni. Per la seconda ristampa, una richiesta: un QR code con tutti i brani citati. Sarebbe un sogno realizzato...

 

Maurizio Pratelli Nato a Milano, vive a Como. Da oltre 20 anni, oltre a promuovere e organizzare rassegne culturali, scrive di musica, società e politica per quotidiani e magazine. Dal 2006 fa parte della giuria del Premio Tenco. Come autore ha pubblicato per Arcana la trilogia dedicata all'enologia e alla musica: Vini e Vinili, 33 giri di rosso, ristampato in edizione aggiornata nel 2023; Vini e Vinili, 45 giri di biancoVini e Vinili, Gaber e Champagne. Per lo stesso editore ha pubblicato anche il saggio 667, ne so una più del diavolo. Canzoni rock nate sotto il segno della croce e diario di racconti, 78 giri quasi d'amore. Al riparo da un futuro invadente, scritto durante il lockdown. La fattoria del pop è il suo primo romanzo.


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