Steven Spielberg

Avventura

Steven Spielberg Le Avventure di Tintin - Il Segreto dell'Unicorno


2011 » RECENSIONE | Avventura | Cartoni animati
Con Jamie Bell, Andy Serkis, Daniel Craig, Simon Pegg, Nick Frost

02/11/2011 di Paolo D´Alessandro
Anche Spielberg passa alla versione 2.0. Lo Steven affamato e intrattenitore de I Predatori dell’Arca Perduta è tornato, fermamente al timone di un’impresa impossibile: portare sul grande schermo il Tintin di Hergè, uno dei personaggi più importanti della storia del fumetto mondiale.

La trama è quasi un pretesto: il giovane reporter Tintin si trova sotto tiro di Ivan Sakharine, facoltoso collezionista che vuole accaparrarsi i tre modellini dell’Unicorno, un antico veliero scomparso legato al mistero di un tesoro perduto. In compagnia del fido cagnolino Milo, il giornalista avventuriero aiuterà il Capitano Haddock a recuperare l’onorabilità smarrita e il bottino che gli spetta per diritto di sangue.

Un’autentica corsa sulle Montagne Russe: alla maniera di Hergè, la scaltra sceneggiatura di Steven Moffat (da Jekyll a Doctor Who per la BBC, passando per l’impareggiabile Sherlock) non concede un attimo di respiro, e anzi gasa uno Spielberg francamente iperattivo. Forse influenzato dal qui produttore Peter Jackson (uno che dei virtuosismi di mdp ha fatto un marchio di fabbrica), forse stimolato dal giocattolino nuovo (la famosa performance capture tanto strombazzata da James Cameron, che qui trova un impiego intelligente), il regista di Chinchinnati ritrova il gusto per la mise en scene coreografica e spettacolare, assecondata dalla padronanza della grammatica filmica dei giorni migliori (la mente torna al semi-sconosciuto 1941 – Attacco ad Hollywood). Maestoso e irrequieto, magistralmente folle (la sequenza dell’inseguimento del falco entra a mani basse negli annali), Steven Allan Spielberg si ritrova ringiovanito alla prova della nuova generazione tecnologica (un 3D gentile che fa da ciliegina sulla torta), ma, soprattutto, si ritrova ancora affamato di storie e di sense of wonder. A frenare la corsa, questa volta, un parco personaggi che sul grande schermo fa fatica ad attecchire, ad eccezione dell’esuberante Haddock , “marionettato” digitalmente dal ‘solito’ Andy Serkis (Gollum ne Il Signore degli Anelli, l’altrettanto meraviglioso Cesare nel recente L’alba del pianeta delle scimmie). Fila al botteghino obbligatoria.


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