M. Night Shyamalan

Drammatico, Thriller

M. Night Shyamalan LADY IN THE WATER


2006 » RECENSIONE | Drammatico, Thriller
Con Paul Giamatti, Bryce Dallas Howard, Andrew Aninsman, Bob Balaban, J. Bloomrosen, John Boyd, Shaun Brewington, Rich Bryant

di Calogero Messina
Regista discontinuo, autore di autentiche rivelazioni come il thriller psicologico “Il sesto senso”, di mal riuscite operazioni commerciali come il thriller soporifero “Unbreakable – Il Predestinato” e di sorprendenti storie sospese tra romanticismo e poesia come l’incantevole “The Village”, M. Night Shyamalan ritorna dietro la macchina da presa per raccontarci un’altra delle sue intricate storie fantastiche in “Lady in the water”. Ma questa volta è difficile riuscire a cadere nel tranello delle sue visioni immaginifiche e farsi ammaliare da un “mood” narrativo pericolosamente sospeso tra il fantasy ed un realismo spicciolo! Le avventure del guardiano del condominio Heep (un Paul Giamatti qui fuori ruolo) e della ninfa acquatica Story (la sempre ipnotica e deliziosa Bryce Dallas Howard), i cui destini sono misteriosamente intrecciati per decifrare una serie di codici che si vorrebbero figure e temi metaforici per interrogarci sulle ansie e paure di un’umanità in stato confusionale, poco coinvolgono ed incuriosiscono facendoci al contrario più volte sbadigliare nell’attesa di vedere dove questa volta si vuole andare a parare! Favola corale che vede coinvolti in questo strambo intreccio anche gli altri irrisolti abitanti del condominio, Shyamalan dirige e scrive confidando troppo nel buon nome che si è oramai costruito ma soprattutto sperando nella buona volontà e fede di un pubblico ahimè disabituato ad emozioni “infantili” e che pur nella sua ansia e fame di un mondo migliore non si lascia incantare dall’esile parabola di una ninfa venuta sulla Terra a salvarci! A consolarci però è proprio l’essere fantastico Story che con il suo immane pallore e occhi spalancati su tutto ciò che la circonda ( la Howard è impressionante per aderenza fisica ed intensità!) incarna a perfezione “l’altro”, il “diverso” di una società che tutto vuole omologare ed appiattire. Così sostenendo appieno la tesi del professore Kinsey “Se ogni piccola cosa vivente è diversa da ogni altra cosa, allora la diversità diventa la verità irriducibile della vita. Soltanto la varietà è reale. E per vederla dovete semplicemente aprire gli occhi”.

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