Ken Loach Io, Daniel Blake
2016 » RECENSIONE | Drammatico
Con Dave Johns, Hayley Squires, Dylan McKiernan, Briana Shann, Kate Runner.
26/10/2016 di Claudio Busato
Il protagonista, Daniel Blake (Dave Johns), è un cinquantanovenne di Newcastle. Vedovo, di professione falegname. In seguito a dei problemi cardiaci non può lavorare, ma non per la burocrazia statale inglese che gli toglie il sussidio, lasciandolo senza reddito. Nel suo peregrinare tra i vari uffici pubblici incontra Katie (Hayley Squires), in difficoltà economiche e con due bambini. Anche lei ha perso il diritto all'assegno mensile di disoccupazione.
Le due vite si incrociano e tra i due nasce un rapporto di reciproca solidarietà. Insieme cercheranno di lottare per i propri diritti e per affermare la propria dignità. La forza del film sta tutta nella sua semplicità. Una storia semplice di due persone che rappresenta i bisogni della società intera. Questa è una delle peculiarità dei film di Ken Loach: passare dal particolare al generale per poi ritornare al particolare.
Semplici sono gli attori: non professionisti, persone comuni che rendono la storia ancora più veritiera. Dopo molti decenni in un film si parla di fame vera oltre che di disagio, disoccupazione, diritti negati. E' proprio questo il motivo che ha fatto cambiare idea all'ottantenne regista inglese che due anni fa aveva annunciato il suo ritiro proprio a Cannes.
Ancora una volta Ken Loach si schiera dalla parte dei più deboli, dei più vulnerabili, delle periferie. Ma non è un film senza speranza. La speranza dimora nella solidarietà tra i disperati Daniel e Katie, nei gesti accoglienti delle persone che gestiscono il banco alimentare, nelle persone che cercano di aiutarli in contrapposizione alla freddezza della burocrazia.
”Un altro mondo è possibile ma soprattutto è necessario”. Parola di Ken Loach.