
I ritagli surreali di Gilbert Garcin
Gilbert Garcin 16/04/2016 . 18/06/2016Galleria del Cembalo Palazzo Borghese @ Roma
A 65 anni, in pensione, segue un workshop di fotografia al festival di Arles, grazie al quale comincia a conoscere il linguaggio e le potenzialità del fotomontaggio e del bianco e nero, che diventeranno la base del suo lavoro.
Realizzate in studio, con un’illuminazione semplice, le immagini di Garcin si ispirano alle opere di pittori, illustratori e registi di cinema e teatro tra cui soprattutto Jacques Tati e Eugène Ionesco. Al centro delle situazioni ironiche e surreali che crea, Garcin appare come un altro se stesso, chiamato Mister G, che “è sempre disponibile e costa poco”. Mister G indossa sempre lo stesso cappotto e interagisce con il paesaggio circostante, in cui i pochi elementi costruiscono allegorie della condizione umana.
Galleria del Cembalo · Palazzo Borghese
Largo della Fontanella di Borghese, 19 - Roma
http://goo.gl/UDTfJS
Realizzate in studio, con un’illuminazione semplice, le immagini di Garcin si ispirano alle opere di pittori, illustratori e registi di cinema e teatro tra cui soprattutto Jacques Tati e Eugène Ionesco. Al centro delle situazioni ironiche e surreali che crea, Garcin appare come un altro se stesso, chiamato Mister G, che “è sempre disponibile e costa poco”. Mister G indossa sempre lo stesso cappotto e interagisce con il paesaggio circostante, in cui i pochi elementi costruiscono allegorie della condizione umana.
Galleria del Cembalo · Palazzo Borghese
Largo della Fontanella di Borghese, 19 - Roma
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