Dilis Il video di Goodbye in versione live acustica

Oggi il cantautore partenopeo Pietro Di Lietro, in arte Dilis, ci presenta una versione live acustica (piano e voce) del brano Goodbye, registrata presso gli studi Soundinside Records di Napoli. Si tratta del brano di chiusura del nuovo album dell’artista, Infinite forme di salvezza, pubblicato pochi giorni fa da Disordine Dischi con distribuzione Self/Believe, a circa dieci anni dal precedente lavoro, l’EP L’alba negata. Il disco, un lavoro molto intimo e personale, racconta l’evoluzione di un amore in tutte le sue fasi, dalla sua nascita fino alla sua fine, rappresentata e raccontata proprio in Goodbye: il pezzo immortala così il momento in cui ormai “due persone non riescono più a comunicare” e “non si riconoscono”, per cui non resta loro che “un addio doloroso ma che sa di rinascita, un nuovo inizio”.

Nel video il cantautore ci regala una versione minimale e intensa di questo brano, che si muove in punta di piedi tra le emozioni della fine di una storia e che comunque anche nella versione studio appare piuttosto essenziale; la canzone mette a nudo dissapori e litigi in cui si scioglie la relazione. Nell'immediato si rimane "orfani di un posto in cui tornare / quando qualcosa ci fa male" e si perde appunto quella dimensione intima e certa in cui potersi rifugiarsi, eppure la malinconia o la possibile amarezza sfociano in una dolcezza carezzevole, mentre la fine della relazione appare necessaria per smettere di nascondersi dietro "uno schermo di verità apparenti" e poter tornare forse un giorno a essere felici, in una vita più autentica. 

Goodbye (Acoustic Live Session) by DILIS
Produced by Disordine Dischi
Perfomed at Soundinside Records, Frattaminore NA
Audio e video by Jex Sagristano e Ciro Galante



La salvezza del titolo dell’album non è d’altronde incarnata dalla storia d’amore stessa narrata canzone dopo canzone in questa sorta di concept, ma si riferisce al ruolo quasi catartico che queste canzoni hanno avuto per l’autore, per fronteggiare e superare un momento molto difficile della sua esistenza, in cui stava affrontando una grave malattia. Le sette canzoni di questo lavoro hanno così tracciato una via d’uscita, una scia luminosa per uscire fuori dal tunnel della depressione, dedicandosi nuovamente alla musica.

Anticipato dal delicato ed emozionante singolo Cambiare l’acqua ai fiori, Infinite forme di salvezza si è avvalso della produzione artistica di Bruno Piscicelli (Brian Noize), che si è occupato di confezionare la giusta veste sonora per brani che erano nati inizialmente solo piano/acustica e voce.

Agli arrangiamenti elettronici poi si sono aggiunti Ilaria Scarico al basso, Gianluca Timoteo alla batteria, Dario Patti al violino, e Michele de Finis alla chitarra elettrica, in un lavoro corale.

“Infinite forme di salvezza è un monito per chiunque cerca la sua di salvezza, perché sono infiniti i modi e le forme, ed è possibile trovarla ovunque se siamo bravi a cercarla” (Dilis).

Tracklist
01 – Infinite forme di salvezza
02 – Dove finisce la notte
03 – Naufraghi
04 – Cambiare l’acqua ai fiori
05 – Ancora noi
06 – Inevitabili distrazioni
07 – Goodbye



Bio

Dilis, pseudonimo di Pietro Di Lietro, è un cantautore e polistrumentista. Muove i suoi primi passi nella band La condizione danzante incidendo un primo ep Monaco addio. Dopo questa esperienza decide di continuare la carriera in solo usando lo pseudonimo di Dilis. Incide per la Seahorse recordings il primo disco Nulla da capire (2011) ed a 3 anni di distanza per la Bulbarts l’EP L’alba negata (2014). Entrambe le uscite ottengono i favori della critica e numerose date in giro per l’Italia. Nello stesso anno partecipa al tributo agli Scisma promosso dalla webzine Mag Music Simmetrie – un omaggio agli Scisma con L’equilibrio. Ne segue un lungo periodo di pausa lontano dai palchi e dalle pubblicazioni, ma non dalla musica: nel 2014 diventa direttore artistico del “Ferro3.0”, ruolo ricoperto fino al 2019. Dopo una pausa in studio durata dieci anni torna con un nuovo album, Infinite forme di salvezza, edito da Disordine Dischi.

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