World Expansion<small></small>
Jazz Blues Black • Impro • Crossover

World Expansion World Expansion

2021 - Prima o Poi

28/03/2022 di Vittorio Formenti

#World Expansion#Jazz Blues Black#Impro

Trio molto interessante questo World Expansion composto da Francesco Lomagistro alla batteria, Gaetano Partipilo al sax alto ed elettronica e Fabio Giachino al piano, synth ed elettronica. Il disco omonimo è pubblicato dall’etichetta Prima o Poi di Petra Magoni che interviene anche come ospite nel brano 7, di cui è pure autrice dei testi a deciso arricchimento di una proposta che si presenta all’insegna del concetto di crossover.

La tecnica base è indiscutibilmente di matrice jazzista ma le idee viaggiano attraverso umori ed influenze varie che vanno dal post bop al funk, dal raggae ad echi di progressive in un attraente miscela che riesce ad evitare il kitsch grazie al gusto ed all’equilibrio nel mix degli ingredienti.

Il titolo richiama, non si sa se volutamente o meno, il lavoro di Steve Coleman del 1986 e le geometrie del sax non ne sono così distanti, volte come sono a pronunce spezzate, alla sensibilità ritmica e all’intreccio di pronunce jazz con altri elementi. Quello che spicca principalmente è la ricerca di un sound proprio, arricchito da un sapiente e controllato uso dell’elettronica che lega i passaggi dei diversi momenti senza essere soverchiante.

L’approccio ritmico è ostinato e deciso virando allo sparso quando opportuno; il drumming di Lomagistro, padre del progetto, è una vera e propria spina dorsale creando tappeti vitali che non si limitano al sostegno ma diventano elementi di personalità. L’ascolto infatti si orienta inevitabilmente al traino delle pelli che creano il groove a cui segue tutto il resto.

Le tastiere evocano quegli umori a cavallo tra il soul e il timbro narcotizzato di una certa fusion, complementati da una pronuncia secca e chiara del sax alto generando un contrasto che si risolve in una compatibilità sonora che fa apparire il trio come un combo allargato.

La cifra principale del lavoro consiste proprio in questa comunicativa energica e dinamica o, meglio, espansiva in piena coerenza con il titolo del lavoro. L’effetto è trascinante grazie anche alla fluidità delle composizioni che trascinano senza sforzo, figlie come evidentemente sono di una spontaneità e chiarezza delle idee.

Interessantissima la cesura introdotta dall’intervento di Petra Magoni in Two O’Clock and Everything Is Ok in cui il recitato e il cantato spostano l’asse verso un simbolismo tutto rock progressive quasi surreale che, mutatis mutandi, potrebbe riportare alla lunga ad alcuni momenti del Banco o degli Area (almeno questa è l’impressione di chi scrive). Brano eccellente, vero e proprio cammeo.

Come momento esemplificativo dello spirito del disco indicheremmo Free; pezzo vigoroso, con vocale filtrato alla rap, ritmo decisamente rock, elettronica come legante e sax che improvvisa sulla scia del post bop anni ’80-90. La sfumata impostazione armonica del brano lo rende simbolo perfetto dello spirito di libertà che anima quest’opera certamente degna di attenzione.

 

Track List

  • Seventeen
  • Meeting Point
  • Free
  • Lungomare
  • Misunderstanding
  • A Week in the Dunes
  • Two O&rsquo;Clock and Everything Is Ok
  • P Song