Viadellironia Il desiderio che mi frega
2023 - Hukapan S.r.l.
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Non parliamo d’amore ma beviamo l’amore (Tanqueray): in pochi versi è racchiuso l’intero significato di un’opera, Il desiderio che mi frega, il secondo lavoro, per l'appunto, della band bresciana tutta al femminile Viadellironia. Arriva così, come succede con l’effetto del gin sul corpo quando quest'ultimo necessita di scostarsi e distaccarsi dalla volontà della mente, perché, ogni tanto, le ragioni del cuore vanno lasciate libere!
Effettivamente questo disco è così luminoso e triste insieme, caratterizzato da questo rock graffiante e instancabile fin da Boccadoro che è il pezzo che apre il disco. Il sound di queste nove canzoni che compongono Il desiderio che mi frega è qualcosa di tosto, qualcosa che non sentiamo spesso in questi anni, lo definirei “inattuale” con tutta la nostalgia che si porta dietro una canzone rock dal sapore anni ’90. Il disco è caratterizzato da questo dualismo intrinseco; da un lato abbiamo un disco dall’anima spavalda e, per certi versi, fiera, dall’altro un disco consapevole (Casablanca). Verso la fine Tu mai, un dubbio e una consapevolezza, suona libera come il vento, senza direzioni, senza costrizioni.
È chiaro che siamo di fronte ad una scrittura matura e ad una struttura sonora che non conosce mezzi termini, necessaria per descrivere la vita pura, la paura, la consapevolezza e il tormento.
Il desiderio che mi frega è un’opera parecchio impegnativa (e parecchio libera!) che però ti entra dentro il cuore e dentro il cervello.