Veronica Sbergia e Simone Scifoni Devil`s Gonna Git You (Tales of Haunting Shadows And Sinister Blues)
2025 - Bloos Records
Veronica Sbergia, dapprima con Max De Bernardi (coppia nella vita e nell’arte), ma ora soprattutto con Simone Scifoni (titolare della Bloos Records) continua nel suo percorso nella scoperta, riscoperta e valorizzazione delle donne indomite del blues, soprattutto le artiste afroamericane del 19° e inizio 20° secolo, che crearono un nuovo modo di vivere, di vestirsi, di comportarsi e sfidando i limiti imposti dalla morale. Blues-women, donne, cantanti che si rifiutarono di seguire i dettami imposti, guadagnandosi ovviamente una reputazione scandalosa. Le prime donne del blues erano forti, sexy, aggressive, emozionali, spirituali, non si vergognavano dei loro desideri e nello stesso tempo erano dotate di talento e alcune di loro protagoniste, precorritrici e antesignane nella storia del blues e del jazz. La mia favorita è Sister Rosetta Tharpe, ma non è l’unica: altre potrebbero essere Elizabeth Cotten, Lucille Bogan, Bertha Chippie Hill, Memphis Minnie, Victoria Spivey, Geeshie Wiley, Trixie Smith, Gertrude “Ma” Rainey, Julia Lee, Lucille Hegamin, Lena Wilson, Lil Johnson.
Veronica Sbergia però, in Devil' s Gonna Git You (Tales of Haunting Shadows And Sinister Blues), si rivolge a un altro repertorio e ad altre cantanti, e il titolo di questo disco per pianoforte (Simone Scifoni) e canto (Veronica Sbergia) è già di suo esplicativo: se il mondo vi rifiuta, se il blues è il vostro unico mezzo per raccontare la verità, per gridare forte cosa significasse essere donne e afroamericane, se non vi accetteranno, niente paura: sarà “il diavolo a prendersi cura di voi”!
In un mondo avvolto nelle ombre e nei misteri, dove gli echi delle strade vuote e le orme di questi personaggi sono scomparsi, il vento vi sussurra alcuni segreti ben custoditi. Ecco allora che l’indomabile Sbergia con Scifoni omaggia le “Sinister Blues” (le donne sinistre del blues). Un album in cui ci si confronta con i fantasmi del passato, in un viaggio in cui le tonalità e le note scure delle donne del blues di un tempo trovano il diavolo dietro l’angolo e l’unica loro difesa era ed è la musica.
I disegni e la grafica dell’album sono a cura di Marcello Milanese; gli 11 brani sono stati incisi ai Bloos House Studio di Velletri (Roma), in una notte oscura della primavera del 2024. S’incomincia con Goofer Dust Swing di Lil Johnson, un brano in cui regnano voodoo e pratiche magiche, incisa dalla stessa Johnson nel 1937. Bessie Smith è considerata la più popolare e talentuosa cantante blues e jazz, e in questo disco ci sono tre suoi brani:Devil’s Gonna Git You scritta da Porter Grainger (incisa nel 1928) e che dà il titolo all’album, Sinful Blues, composta da Perry Bradford e incisa nel 1924, e Cemetery Blues, firmata da Sid Laney e incisa da Smith nel 1923.
La splendida Hoodoo Man Blues è invece un brano della texana Victoria Regina Spivey, incisa nel 1926. Satan is Busy in Knoxville, Tennessee risale al 1930, quando Leola Manning l’ha registrata proprio a Knoxville. Prescription of The Blues è stata composta da Porter Grainger (lo stesso di Devil’s Gonna Git You, nonché pianista, compositore, editore musicale, dal 1924 al 1928 al servizio di Bessie Smith), ed è stata incisa da Clara Smith And Her Jazz Trio nel 1924. Chiude questo intrigante e singolare disco Graveyard Rag, composta dagli stessi Veronica Sbergia e Simone Scifoni.
Veronica Sbergia però, in Devil' s Gonna Git You (Tales of Haunting Shadows And Sinister Blues), si rivolge a un altro repertorio e ad altre cantanti, e il titolo di questo disco per pianoforte (Simone Scifoni) e canto (Veronica Sbergia) è già di suo esplicativo: se il mondo vi rifiuta, se il blues è il vostro unico mezzo per raccontare la verità, per gridare forte cosa significasse essere donne e afroamericane, se non vi accetteranno, niente paura: sarà “il diavolo a prendersi cura di voi”!
In un mondo avvolto nelle ombre e nei misteri, dove gli echi delle strade vuote e le orme di questi personaggi sono scomparsi, il vento vi sussurra alcuni segreti ben custoditi. Ecco allora che l’indomabile Sbergia con Scifoni omaggia le “Sinister Blues” (le donne sinistre del blues). Un album in cui ci si confronta con i fantasmi del passato, in un viaggio in cui le tonalità e le note scure delle donne del blues di un tempo trovano il diavolo dietro l’angolo e l’unica loro difesa era ed è la musica.
I disegni e la grafica dell’album sono a cura di Marcello Milanese; gli 11 brani sono stati incisi ai Bloos House Studio di Velletri (Roma), in una notte oscura della primavera del 2024. S’incomincia con Goofer Dust Swing di Lil Johnson, un brano in cui regnano voodoo e pratiche magiche, incisa dalla stessa Johnson nel 1937. Bessie Smith è considerata la più popolare e talentuosa cantante blues e jazz, e in questo disco ci sono tre suoi brani:Devil’s Gonna Git You scritta da Porter Grainger (incisa nel 1928) e che dà il titolo all’album, Sinful Blues, composta da Perry Bradford e incisa nel 1924, e Cemetery Blues, firmata da Sid Laney e incisa da Smith nel 1923.
La splendida Hoodoo Man Blues è invece un brano della texana Victoria Regina Spivey, incisa nel 1926. Satan is Busy in Knoxville, Tennessee risale al 1930, quando Leola Manning l’ha registrata proprio a Knoxville. Prescription of The Blues è stata composta da Porter Grainger (lo stesso di Devil’s Gonna Git You, nonché pianista, compositore, editore musicale, dal 1924 al 1928 al servizio di Bessie Smith), ed è stata incisa da Clara Smith And Her Jazz Trio nel 1924. Chiude questo intrigante e singolare disco Graveyard Rag, composta dagli stessi Veronica Sbergia e Simone Scifoni.
