Ccà nun ce stanno liune<small></small>
Emergenti

Ugo Gangheri & Nomadia Ccà nun ce stanno liune

2009 - C&I Music

08/07/2009 di Vittorio Formenti

#Ugo Gangheri & Nomadia#Emergenti

Peppe Servillo degli Avion Travel tempo fa disse (più o meno, non testualmente) che le parole stanno alla musica come una sposa sta al matrimonio. Concetto forte che rappresenta i testi come elemento di riguardo, di attenzione e di scopo ultimo della situazione. Il lavoro in oggetto pare confermare appieno questa tesi; trascurare le parole significa perdere il 51% del significato, anche se la musica non viene relegata a puro sottofondo di banale accompagnamento. Gangheri è un artista napoletano che canta in napoletano senza incorrere mai nel banale folk gastronomico partenopeo buono per i turisti. Le canzoni sono tutte composte da lui e rappresentano stupendi quadretti di sensibilità e tenerezza quotidiana. Le situazioni ritratte sono quelle tipiche che un uomo può vivere nel proprio ambiente, dalla nostalgia per il figlio cresciuto troppo in fretta al disappunto per la frenesia della vita che impedisce di assaporare l’odore del pane, dal mare che richiama a casa chi lascia il paese alla luna che cancella tutto e fa riflettere, dal nonsenso delle guerre all’affetto per una donna, dal gusto per una poesia al desiderio di semplicità. La spontaneità e la sincerità del narrato è tale da evitare qualunque retorica dolciastra. Lavoro certamente cantautorale nel quale comunque la musica gioca un importante ruolo di sostegno e di completamento dell’espressione; questo grazie ad una ritmica viva e a timbri elettrici che mantengono i brani giovani e dinamici. Non si tratta di canzone napoletana ma di canzone in napoletano che va dal folk (L’addore do pane) alla ballata delicata (Chiappariello) , dalla poesia musicata (Niro) al folk rock (Terrasacra, che ricorda Van der Sfroos), dalla elegia alla ´Caruso´ (Lune ‘e Marzo) alla vivacità ritmica partenopea (Vatte). Altro scudo contro qualunque banalità è il rapporto che, in ogni canzone, l’uomo ha con l’ambiente o il tema narrato; si evita qualunque antropocentrismo e la persona appare come una parte del tutto, come un elemento talvolta anche ridimensionato da quello che sta attorno (uomo – mare, uomo – luna). Il nocciolo della questione sta nel rapporto tra queste parti, talvolta smarrito e da recuperare ma comunque sempre al centro della narrazione. Da ultimo occorre sottolineare lo scopo benefico dell’iniziativa; gli incassi delle vendite saranno devoluti all’AMREF (associazione medica senza scopo di lucro) per il progetto CHILDREN IN NEED PROGRAM a sostegno dei ragazzi di strada kenioti. La firma di Giobbe Covatta e il disegno che in copertina riporta la Campania disegnata come l’Africa sottolineano questo ulteriore merito di un lavoro encomiabile, pregevole e piacevole. 1.000 di questi dischi Ugo.

Track List

  • Chiappariello
  • L’addore do pane
  • So’ belli fantasie
  • Quanno jesce ‘a luna
  • Niro
  • Vatte
  • Luna ‘e Marzo
  • Terrasacra
  • Maremare’
  • Surdatine
  • ‘Na siscatella
  • Terra ‘e viento

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