Tom Armati Nei migliori negozi di dischi (EP)
2015 - Autoprodotto / Zimbalam
Tom Armati debutta con questo suo primo EP, Nei Migliori negozi di dischi, figlio della scuola cantautorale romana che negli ultimi vent'anni ci ha regalato ottimi interpreti. Sei soli brani però sono pochi per capire il reale valore di un artista, anche se Tom Armati ci offre la possibilità di capire abbastanza bene quali sono le sue idee.
Sei brani che viaggiano su diverse strade che si incrociano più volte, ma non si sovrappongono quasi mai. L'anima del cantautore e uno spiccato senso pop, un grande amore per la melodia, fanno di questo EP un passaggio leggero, che accarezza lasciando però un segno, il tutto pervaso da una profonda ironia nei testi.
Ritmi che vanno dal pop-rock ( Faccio cose vedo gente), ad andamenti più allegri e scanzonati ( Amore a progetto), al blues ( Il blues della mattina, Ragazza spiritata) con richiami più o meno velati proprio a quegli interpreti della scuola romana, che siano Alex Britti o Niccolò Fabi, che sono fonti d'ispirazione alquanto chiare. Odio l'aria condizionata ha le stigmate del brano che può dare notevole visibilità, con il suo ritornello semplice e orecchiabile.
La strada per Tom Armati è ancora lunga e piena di ostacoli, e di certo non possono essere solo sei brani a far dare un giudizio definitivo; fatto sta che questo EP tiene bene sia sull'ascolto distratto, sia andando ad approfondirlo, con buone scelte di arrangiamento e nei testi. La strada è lunga, ma di certo per Tom Armati la partenza è più che buona.
Sei brani che viaggiano su diverse strade che si incrociano più volte, ma non si sovrappongono quasi mai. L'anima del cantautore e uno spiccato senso pop, un grande amore per la melodia, fanno di questo EP un passaggio leggero, che accarezza lasciando però un segno, il tutto pervaso da una profonda ironia nei testi.
Ritmi che vanno dal pop-rock ( Faccio cose vedo gente), ad andamenti più allegri e scanzonati ( Amore a progetto), al blues ( Il blues della mattina, Ragazza spiritata) con richiami più o meno velati proprio a quegli interpreti della scuola romana, che siano Alex Britti o Niccolò Fabi, che sono fonti d'ispirazione alquanto chiare. Odio l'aria condizionata ha le stigmate del brano che può dare notevole visibilità, con il suo ritornello semplice e orecchiabile.
La strada per Tom Armati è ancora lunga e piena di ostacoli, e di certo non possono essere solo sei brani a far dare un giudizio definitivo; fatto sta che questo EP tiene bene sia sull'ascolto distratto, sia andando ad approfondirlo, con buone scelte di arrangiamento e nei testi. La strada è lunga, ma di certo per Tom Armati la partenza è più che buona.
