Suitenoise ExPerience
2023 - EP autoprodotto
Rumore, o musica? O entrambi? Quante volte ci siamo tappati le orecchie, per non sentire quello che a noi sembrava rumore, mentre per altri era musica? Non è questo il caso dell'EP del duo milanese SuiteNoise, composto da Francesca La Tassa e Stefano Spitale, entrambi polistrumentisti e appassionati di sintetizzatori.
ExPerience è il titolo del primo lavoro dei musicisti, che hanno condensato in cinque brani una sorta di introduzione al loro mondo, fatto di atmosfere sonore spesso create da sintetizzatori, come nel caso dell'intro di Time, suggestivo viaggio nel tempo, in cui la macchina elettronica si intreccia con l'arpeggio della chitarra di La Tassa e con un ritmo sognante, nato dalla batteria dell'ospite Alessio Del Ben, ispirato dalle riflessioni della voce della musicista.
Ed è proprio un viaggio, breve, ma intenso, che i SuiteNoise suggeriscono all'ascoltatore, dai quattro brani originali a una deliziosa cover della prima Ellie Goulding, Wish I Stayed, in cui la versione del duo sottolinea la componente riflessiva del testo, superando la tentazione di una copia anonima dell'originale, e costruendo invece armonie inedite, molto più profonde. La stessa sensazione compare in Hazy, con le tastiere di Spitale che sostengono il discorso della voce, mentre l'ingresso del sax (suonato da La Tassa) accompagna fino alla fine l'ascolto, come ad accarezzarci nel commiato.
Compaiono nell’EP strumenti convenzionali, come chitarre, basso (suonato da Spitale), batteria, sax, accanto a quelli che potremmo definire rumori esterni, provenienti da scene urbane, ma che in tal modo vengono come rivitalizzati, integrandosi con il tessuto sonoro; si ascolti ad esempio Track Five, che, a dispetto del titolo provocatorio, suggerisce, col sovrapporsi di voci, di suoni e rumori, creato dall'ingegnere del suono Davide Peri, una situazione sospesa, quasi che la conclusione del disco fosse in realtà una partenza per altre dimensioni.
Attendiamo dunque un nuovo viaggio, magari con più tracce, per lasciarci ancora sorprendere e affascinare dalle tappe che conterrà.
ExPerience è il titolo del primo lavoro dei musicisti, che hanno condensato in cinque brani una sorta di introduzione al loro mondo, fatto di atmosfere sonore spesso create da sintetizzatori, come nel caso dell'intro di Time, suggestivo viaggio nel tempo, in cui la macchina elettronica si intreccia con l'arpeggio della chitarra di La Tassa e con un ritmo sognante, nato dalla batteria dell'ospite Alessio Del Ben, ispirato dalle riflessioni della voce della musicista.
Ed è proprio un viaggio, breve, ma intenso, che i SuiteNoise suggeriscono all'ascoltatore, dai quattro brani originali a una deliziosa cover della prima Ellie Goulding, Wish I Stayed, in cui la versione del duo sottolinea la componente riflessiva del testo, superando la tentazione di una copia anonima dell'originale, e costruendo invece armonie inedite, molto più profonde. La stessa sensazione compare in Hazy, con le tastiere di Spitale che sostengono il discorso della voce, mentre l'ingresso del sax (suonato da La Tassa) accompagna fino alla fine l'ascolto, come ad accarezzarci nel commiato.
Compaiono nell’EP strumenti convenzionali, come chitarre, basso (suonato da Spitale), batteria, sax, accanto a quelli che potremmo definire rumori esterni, provenienti da scene urbane, ma che in tal modo vengono come rivitalizzati, integrandosi con il tessuto sonoro; si ascolti ad esempio Track Five, che, a dispetto del titolo provocatorio, suggerisce, col sovrapporsi di voci, di suoni e rumori, creato dall'ingegnere del suono Davide Peri, una situazione sospesa, quasi che la conclusione del disco fosse in realtà una partenza per altre dimensioni.
Attendiamo dunque un nuovo viaggio, magari con più tracce, per lasciarci ancora sorprendere e affascinare dalle tappe che conterrà.
