Cheap Tequila<small></small>

Small Jackets Cheap Tequila

2009 - Go Down Records

13/05/2009 di Vito Sartor

#Small Jackets

Ritorna la banda dalle giacche strette, ritornano con il solito rombo di motore che si sente a miglia di distanza, ritornano con la medesima tinta vintage, il colore del maledetto rock ´n´ roll; ma niente paura, sembra proprio che il combo non abbia affatto ritratto gli artigli dato che gira ancora con le tasche vuote bevendo tequila a buon mercato.
Sicuramente il nuovo disco degli Small Jacket è stata cosa gradita per le nostre orecchie, in questi 45 minuti di southern-hard-rock ritroviamo parecchi cambiamenti, meno istinto, meno testosterone, è più attenzione alla musica, sopratutto nel curare i particolari a favore di un’eleganza che spinge l’acceleratore sulla buona vecchia sei corde elettrica, da far urlare come non mai. La scommessa del gruppo romagnolo la possiamo identificare proprio nell’attitudine a curare la confezione dei 13 brani di Cheap Tequila, una mitragliata di puro rock ma composta ad ‘oc per creare quel mix personale tra distinzione e prova di forza, un risultato davvero notevole se si conta che la band, pur variegando l´ascolto, non si allontana mai dal loro bene amato stile tagliente. Il suono di Cheap Tequila è tutto contenuto tra due pilastri portanti, due classici come "Long Way Home" e “Too Late”: lasciando, per cosi dire, le strutture grezze dei due brani. La band si lancia con il divertentissimo entertainment di "Listen To The Rock" alla cui semplice matrice melodica, la band inserisce hammond e armonica, confezionando e riassumendo la nuova direzione melodica.
Non ve la prendete se anche i rockers hanno il cuore infranto e se il vostro gioco di air guitar viene interrotto con la melensa ballatona romantica di "Goodbye Angel", dal suono edulcorato e riempito da diverse ospitate strumentali - su tutte emerge un sax solitario che fa tanto new romantic. Segue l´entusiasmante funky di "Let me Be Your Man", sexy e scatenato, farcito ancora una volta di apporti arrangistici che rendono il pezzo la vera novità di questo condensato alcoolico, che forse per un attimo ha ceduto alle velleità di un suono ammiccante e meno polveroso.
Niente paura, nonostante gli Small Jackets si siano fatti manicure e pedicure prima di cavalcare gli strumenti, dentro sono ancora perfettamente marci e il caro buon sound che gli ha distinti fin dagli esordi rimane accasato e radicato negli MUSIC A MATIC studio di Gotemborg, condotti da Chips K (Sator) ed Henryk Lipp, produttori di casa Hellacopter. Avanti così!

Track List

  • Intro|Long way home|Listen to the rock|Out the rain cries|We got a problem|Goodbye angel|Sweet Lady|Let me be your man|Dancing with the monster|We are boozers - 4.02|Lonely man|Are you ready|Too late