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Sara Franceschini Musiche del ritorno
2022 - WoW Records/Ird
La romana Sara Franceschini ha alle spalle una solida formazione, ha studiato canto alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio e Canto Jazz al Conservatorio capitolino Santa Cecilia, oltre che Direzione di coro al Conservatorio di Napoli. In più nel 2015 si è diplomata nella sezione Canzone di Officina Pasolini. Con il collettivo AdoRiza, ha vinto la Targa Tenco 2019 per il disco Viaggio in Italia – Cantando le nostre radici per il miglior album collettivo a progetto.
Questo percorso le permette di muoversi con l'eleganza di un'acrobata tra tre intermezzi che danno la direzione di questo viaggio di ritorno, De-sidera (bussola), E-leva (àncora) e A-ccorda (nodi), musica brasiliana e italiana. In quest'ultimo caso non mancano le sorprese. La seconda traccia è infatti una cover di Questo corpo de La Rappresentante di Lista. Rispetto al teatrale pugno in faccia intriso di ancestrale dell'originale, la versione di Sara Franceschini sembra andare a intercettare le sfumature di grigio, le zone in chiaroscuro dietro la provocazione.
Non può mancare un omaggio a Fabrizio De André con Da a me riva, dolcissima elegia del distacco e del magone, in una lingua di mare che sembra portoghese ma non lo è, eppure esprime così bene la saudade. Avere niente o avere te è un regalo di Pino Marino. Mi ha fatto venire in mente quel soave stupore con cui canta anche Erica Mou. È un brano che invita alla leggerezza nell'affrontare le inevitabili incertezze della vita, consapevoli di essere "amori storti" e che la vita da film non esiste, che si può essere mutevoli eppure fedeli a se stessi. Un ulteriore inedito, che si inserisce in questo filone, è La tempesta è un piatto da servire freddo, mosso da una leggera brezza jazz.
Il trio brasiliano è quello dove maggiormente possiamo notare la sensibilità interpretativa di Sara Franceschini. A medida da paixão di Lenine e Dudu Falcão è registrata in presa diretta voce e pianoforte di Edoardo Petretti (che è anche co-produttore e arrangiatore del disco) ed è essenziale e asciutta nel suo districarsi nel complicato mondo delle relazioni, della solitudine e dell'amore. Nella già citata Os Argonautas Sara Franceschini si muove con classe e leggiadria. Infinito particular di Marisa Monte ha un tocco sognante.
Musiche del ritorno è un interessante esempio di melting pot tra diverse ispirazioni, filtrato però da una lente estremamente personale. Un approccio che solo un'accurata preparazione può consentire.
È un lavoro che si fa ascoltare con piacere senza perdere complessità, che vi accompagnerà con garbo e delicatezza in questa estate balzana.