L`ordine delle cose da dire<small></small>
Emergenti • Pop • Indie

Postino L`ordine delle cose da dire

2023 - Ada Music Italy

07/12/2023 di Roberta Matticola

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Il suo addio è diventato un arrivederci: lui lo sapeva? Noi, onestamente, lo speravamo.

Sto parlando di Postino, una delle firme più intime, malinconiche e sensibili dello scenario indie italiano, che, dopo cinque anni di silenzio, torna con un nuovo disco, intitolato L’ordine delle cose da dire. Il cantante ha lasciato la musica nel 2019: da quel momento in pochi speravano nel suo ritorno, fino a quando, il 31 dicembre 2022, ha pubblicato una storia Instagram, scrivendo “potrebbe essere l’ultimo anno senza Postino”. Ed eccoci qui, quasi un anno dopo, ad ascoltare il secondo album di inediti che Postino – laureato in medicina - ha scritto dopo aver conseguito la specializzazione in psichiatria subendo anche le influenze lavorative.

Torna quindi “a scrivere strofe / a trent’anni in camerette vuote”, come canta in A trent’anni - singolo che ha anticipato l’uscita del disco insieme a Persefone - regalandoci un album le cui tracce sono figlie di esperienze vissute in prima persona. La spensieratezza di Latte di Soia (2018) cede il passo a nuove consapevolezze e situazioni che richiedono un animo più maturo: se nel primo disco c’erano disillusione, amori finiti, non nati o consumati in una notte, ne L’ordine delle cose da dire rientrano l’incomunicabilità o la paura per il futuro, cantato con la profonda attitudine nostalgica che caratterizza l’artista. Postino ha dichiarato che “le canzoni di questo album vi troveranno diversi, e probabilmente sarete voi a trovare diverse loro, rispetto a quello che erano, rispetto a quello che ero io”; a livello sonoro si colgono arrangiamenti nuovi che uniscono un pop infelice a trombe, archi e sintetizzatori, i testi si contraddistinguono per la marcata vena malinconica, e, dietro un profondo velo di tristezza, si nasconde un disco fatto di brani per riflettere, che, nella loro totalità, creano un effetto disarmante.

Cose da dire, la traccia che apre il disco, è lo spaccato di una società in cui sembra che le parole siano superflue e che non ci si dica la verità per paura di perdersi: “siamo vittime delle cose da dire” e finiamo per distruggere tutto; nella seconda strofa sono descritte immagini molto belle che raccontano l’addio, la perdita della memoria, le separazioni. Persefone, la traccia successiva, inizia con un wah wah simile a un miagolio: il brano, infatti, è una dolce, ma lacerante canzone di addio, dedicata al gatto del cantautore ed è impossibile trattenere le lacrime; A trent’anni invece apre una parentesi sulle incertezze dell’età, le convenzioni sociali e la solitudine. Se la coinvolgente melodia di Dimmi perché iniziare? descrive la mancata voglia di avere rapporti sociali (me ne vado in letargo/ perché la gente mi sta sul ca**o), le trombe de La deriva fungono da inno di libertà, mentre Per non morire descrive l’importanza di essere in due per superare le difficoltà. In Atarassia il cantante non canta la stessa accezione positiva che esprime il concetto filosofico, ma sfuma in un sentimento più mesto: ciò che rende felici gli altri diventa motivo di riflessione e conseguente tristezza per l’autore (“rimanere fermo tra i miei perché / In questo limbo sentimentale / Mentale, sociale, innaturale / Che è / La mia atarassia”). Nel buio, l’ultima traccia, è un brano profondo e delicato, che descrive un attacco di panico e come la forza di queste paure possano trascinare nel buio assoluto.

L’ordine delle cose da dire è un album che si apprezza ad ogni ascolto e che conferma la profonda sensibilità d’animo di un cantautore con il Cuore blu, che chissà se ancora "cerca un senso in fondo ad un drink".

Track List

  • Cose da dire
  • Persefone
  • Trent`anni
  • Dimmi perché iniziare?
  • Atarassia
  • La deriva
  • Per non morire
  • Nel buio