Nostromo Cambi stagionali
2023 - Trident Music/Sony
#Nostromo#Emergenti#Pop #Nostromo #cambi stagionali #cantautorato #Emergenti
I primi caldi e le giornate che si allungano timidamente, armadi in rivoluzione per sostituire i capi invernali con quelli più leggeri: dobbiamo immaginare questo, quando ascoltiamo il nuovo disco di Nostromo, Cambi stagionali pubblicato per Trident Music/Sony. Un lavoro che, seppur in continuità con il precedente (Minuetto, 2021), mostra una scrittura molto più matura ed intensa.
Il tema principale del disco è il diventare adulti e tutto ciò che ne consegue, rappresentando così, con i “cambi stagionali”, i mutamenti che coinvolgono noi e le nostre consapevolezze: “vittima di questo meraviglioso declino chiamato età adulta ho iniziato a tirare delle somme, ho smesso di giustificarmi […]. Ho scritto ripercorrendo gli ultimi anni e lasciandomi trasportare dagli eventi e dagli affetti ho capito chi inserire in questo lavoro, partendo da un me sincero”. È la delicatezza a contraddistinguere ogni traccia del disco che arriva come una carezza, avvolge con la sua dolcezza e culla l’ascoltatore in immaginari scenari bucolici, con testi caratterizzati da profonde venature di malinconia. Il sound volutamente retrò – stampo anni ’60-’70 – esalta le parole dei testi, enfatizzandone la venatura cantautoriale: un aspetto che sembra quasi disperdersi nella produzione musicale contemporanea.
Cambi stagionali è stato anticipato da Amarti, un’intensa pop ballad senza filtri che racconta la fine di una storia d’amore la cui passione è ancora viva: “Addio non te l’avevo mai detto sai, […] pure stavolta scommetto che ci ritroviamo in un letto”. È difficile parlare solo di una parte dei brani di questo disco – perché tutti molto belli – ma prendiamone alcune d’esempio come Cassetti, la traccia di apertura, dove c’è una piccola summa di temi e le melodie dell’album: amori, famiglia, ricordi, passione. Nel brano, il fare ordine tra le cose diventa anche un ordine mentale e sentimentale, sostituendo i volti del passato con nuove persone e sentimenti. In Cambi stagionali continua questo “fare ordine” tra oggetti ed i ricordi di famiglia, come se fosse un’immaginaria continuazione della precedente traccia. Il testo di Ho scritto, che riecheggia Brunori Sas, con la sua melodia molto fresca e leggera, si contrappone alla nostalgica Aprile, uno dei brani più delicati di tutto il disco: il malinconico racconto di un amore mentre fuori dalla finestra imperversano i primi caldi giorni primaverili. Un lento crescendo coinvolge le parole di Mento e la speranza che, un amore perso, possa tornare a “spogliare le stagioni” con il cantante.
Cambi stagionali è un lavoro che si contraddistingue per la sua sensibilità e finezza e, nonostante possa richiamare alla mente momenti tristi, si fa amare dal primo ascolto. Un disco vero, pieno, intenso e fortemente romantico, nonché tra i più belli che il cantautorato emergente italiano potesse offrirci in questo 2023.
Il tema principale del disco è il diventare adulti e tutto ciò che ne consegue, rappresentando così, con i “cambi stagionali”, i mutamenti che coinvolgono noi e le nostre consapevolezze: “vittima di questo meraviglioso declino chiamato età adulta ho iniziato a tirare delle somme, ho smesso di giustificarmi […]. Ho scritto ripercorrendo gli ultimi anni e lasciandomi trasportare dagli eventi e dagli affetti ho capito chi inserire in questo lavoro, partendo da un me sincero”. È la delicatezza a contraddistinguere ogni traccia del disco che arriva come una carezza, avvolge con la sua dolcezza e culla l’ascoltatore in immaginari scenari bucolici, con testi caratterizzati da profonde venature di malinconia. Il sound volutamente retrò – stampo anni ’60-’70 – esalta le parole dei testi, enfatizzandone la venatura cantautoriale: un aspetto che sembra quasi disperdersi nella produzione musicale contemporanea.
Cambi stagionali è stato anticipato da Amarti, un’intensa pop ballad senza filtri che racconta la fine di una storia d’amore la cui passione è ancora viva: “Addio non te l’avevo mai detto sai, […] pure stavolta scommetto che ci ritroviamo in un letto”. È difficile parlare solo di una parte dei brani di questo disco – perché tutti molto belli – ma prendiamone alcune d’esempio come Cassetti, la traccia di apertura, dove c’è una piccola summa di temi e le melodie dell’album: amori, famiglia, ricordi, passione. Nel brano, il fare ordine tra le cose diventa anche un ordine mentale e sentimentale, sostituendo i volti del passato con nuove persone e sentimenti. In Cambi stagionali continua questo “fare ordine” tra oggetti ed i ricordi di famiglia, come se fosse un’immaginaria continuazione della precedente traccia. Il testo di Ho scritto, che riecheggia Brunori Sas, con la sua melodia molto fresca e leggera, si contrappone alla nostalgica Aprile, uno dei brani più delicati di tutto il disco: il malinconico racconto di un amore mentre fuori dalla finestra imperversano i primi caldi giorni primaverili. Un lento crescendo coinvolge le parole di Mento e la speranza che, un amore perso, possa tornare a “spogliare le stagioni” con il cantante.
Cambi stagionali è un lavoro che si contraddistingue per la sua sensibilità e finezza e, nonostante possa richiamare alla mente momenti tristi, si fa amare dal primo ascolto. Un disco vero, pieno, intenso e fortemente romantico, nonché tra i più belli che il cantautorato emergente italiano potesse offrirci in questo 2023.
