NiCOLA MAROTTA La notte degli Oscar
2023 -
#NiCOLA MAROTTA#Emergenti#Pop #NiCOLA MAROTTA #Emergenti #Musica Indipendente #la notte degli oscar
Avete mai ascoltato un film? Mr Gwyn, il protagonista dell’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, fa ritratti di persone attraverso le parole ed un po’ come lui NiCOLA MAROTTA canta (metaforicamente) dei film. Si intitola La notte degli Oscar il suo disco d’esordio pubblicato il 22 settembre, interamente autoprodotto e distribuito da Artist First: dopo aver collaborato come autore per artisti come Francesco Renga, Marco Masini, Noemi, Einar (Sanremo 2019) e Leonardo Lamacchia (Amici 20), NiCOLA MAROTTA decide di affacciarsi nel mondo della musica emergente ed indipendente italiana con un lavoro dal concept molto interessante ed originale.
Appassionato di cinema e dei film di Tarantino, NiCOLA associa la vita e le sue esperienze a dei film e come lui stesso afferma, non compone delle canzoni ma scrive delle “storie, sperando che [siano] un po’ le storie di chiunque ogni tanto immagina qualcosa di diverso dalla vita che sta vivendo. Di chi non perde occasione per sognare ad occhi aperti nuovi scenari”. Cinque i brani di questo lavoro che rappresentano un continuo salto tra la vita reale e quella che immaginiamo; canzoni che riescono ad esprimere tutto il loro potenziale attraverso melodie pop che si miscelano a sonorità più dance.
I titoli di testa de La notte degli Oscar sono affidati alla title track – nonché il singolo che ha lanciato il disco - che parla di solitudine, seguita dal brio e dalla leggerezza di Estate Indiana che attraversa i diversi stadi della speranza. Molto introspettive anche le tracce che seguono come Incosciente - incentrata sul senso di liberazione e sulla capacità di lasciarsi andare allontanando ogni tipo di preoccupazione - e Wembley, che parla dell’innamoramento e di come ci si sente quando si incontra una persona che risveglia i nostri sentimenti. Chiude il disco Essere felici che prende consapevolezza di cosa sia davvero la felicità: così come i titoli di coda di un film, la canzone si addice perfettamente ad essere l’ultima traccia del disco grazie alla presenza di due voci narranti che accompagnano il finale del brano.
Chissà se con La notte degli Oscar NiCOLA MAROTTA vincerà un Oscar… Di sicuro noi di Mescalina glielo conferiamo per la capacità con la quale è riuscito a mettersi a nudo in questo lavoro che, per le tematiche trattate e come l’autore stesso ha dichiarato, è stato un vero e proprio percorso di autoanalisi: questo “è un disco che ha un percorso di 3 anni […] in cui ho abbracciato una nuova identità artistica e produttiva. Credo che abbia rimesso a posto in parte il mio rapporto col tempo, col sentirmi perennemente in ritardo e all’inseguimento di qualcosa. Di sicuro, “La notte degli Oscar” è il modo che ho avuto per raccontare anche la mia storia.”
Appassionato di cinema e dei film di Tarantino, NiCOLA associa la vita e le sue esperienze a dei film e come lui stesso afferma, non compone delle canzoni ma scrive delle “storie, sperando che [siano] un po’ le storie di chiunque ogni tanto immagina qualcosa di diverso dalla vita che sta vivendo. Di chi non perde occasione per sognare ad occhi aperti nuovi scenari”. Cinque i brani di questo lavoro che rappresentano un continuo salto tra la vita reale e quella che immaginiamo; canzoni che riescono ad esprimere tutto il loro potenziale attraverso melodie pop che si miscelano a sonorità più dance.
I titoli di testa de La notte degli Oscar sono affidati alla title track – nonché il singolo che ha lanciato il disco - che parla di solitudine, seguita dal brio e dalla leggerezza di Estate Indiana che attraversa i diversi stadi della speranza. Molto introspettive anche le tracce che seguono come Incosciente - incentrata sul senso di liberazione e sulla capacità di lasciarsi andare allontanando ogni tipo di preoccupazione - e Wembley, che parla dell’innamoramento e di come ci si sente quando si incontra una persona che risveglia i nostri sentimenti. Chiude il disco Essere felici che prende consapevolezza di cosa sia davvero la felicità: così come i titoli di coda di un film, la canzone si addice perfettamente ad essere l’ultima traccia del disco grazie alla presenza di due voci narranti che accompagnano il finale del brano.
Chissà se con La notte degli Oscar NiCOLA MAROTTA vincerà un Oscar… Di sicuro noi di Mescalina glielo conferiamo per la capacità con la quale è riuscito a mettersi a nudo in questo lavoro che, per le tematiche trattate e come l’autore stesso ha dichiarato, è stato un vero e proprio percorso di autoanalisi: questo “è un disco che ha un percorso di 3 anni […] in cui ho abbracciato una nuova identità artistica e produttiva. Credo che abbia rimesso a posto in parte il mio rapporto col tempo, col sentirmi perennemente in ritardo e all’inseguimento di qualcosa. Di sicuro, “La notte degli Oscar” è il modo che ho avuto per raccontare anche la mia storia.”
