Meneguinness Irish Caravan
2022 - Maninalto!
L'Irlanda suscita da decenni interesse e fascino, non solo per i paesaggi sterminati, le scogliere selvagge e il famoso cielo cangiante su prati verde smalto; moltissimi sono gli appassionati della sua musica, che spazia fra antiche sonorità acustiche e suggestioni più contemporanee. Ma la proposta dei brianzoli Meneguinness si è fatta, nei dieci anni di vita del gruppo, più complessa e composita, sganciandosi dai clichés folk, per acquisire un profilo più poliedrico e multietnico, nel solco dei Ramblers.
Il nuovo disco, infatti, si intitola Irish Caravan, a sottolineare il filo rosso delle composizioni, ossia il viaggio, la migrazione, dimensione naturale dell'uomo da quando è sceso dalla pianta, in Africa, e troppo spesso, oggi, limitata a esigenze economiche. I Meneguinness, invece, viaggiano per scelta e non per bisogno, e ci invitano a percorrere con loro le strade del mondo, incrociando esistenze uniche, originali, raccontandone le storie, sempre diverse, ma tutte unite da una caratteristica comune: la tenacia nel perseguire i propri sogni, che emerge nei testi, scritti – e cantati! – in un inglese perfetto e scorrevole.
Si ascolti, ad esempio, un pezzo dal titolo eloquente, Runaway, in cui i versi raccontano di una fuga e un ritorno, con un ritmo accattivante e incalzante, oppure il singolo Night Of The Banshee, dal ritmo furibondo e dal sapore balcanico, in cui le apparizioni stregate si intrecciano allo spirito di avventura, o Mo Ghile Mear, dall'incipit corale e tipicamente gaelico, o ancora Desaparecido, in cui i suoni sono armoniosamente calibrati attorno a una voce narrante sospesa nel tempo e dal tono epico, nella lunga coda strumentale.
Ne hanno fatta di strada, i cinque Meneguinness: non solo party band, tutta da ballare, ma un gruppo completo e maturo, anche da ascoltare e su cui meditare. Li aspettiamo alla prova dei live.
Il nuovo disco, infatti, si intitola Irish Caravan, a sottolineare il filo rosso delle composizioni, ossia il viaggio, la migrazione, dimensione naturale dell'uomo da quando è sceso dalla pianta, in Africa, e troppo spesso, oggi, limitata a esigenze economiche. I Meneguinness, invece, viaggiano per scelta e non per bisogno, e ci invitano a percorrere con loro le strade del mondo, incrociando esistenze uniche, originali, raccontandone le storie, sempre diverse, ma tutte unite da una caratteristica comune: la tenacia nel perseguire i propri sogni, che emerge nei testi, scritti – e cantati! – in un inglese perfetto e scorrevole.
Si ascolti, ad esempio, un pezzo dal titolo eloquente, Runaway, in cui i versi raccontano di una fuga e un ritorno, con un ritmo accattivante e incalzante, oppure il singolo Night Of The Banshee, dal ritmo furibondo e dal sapore balcanico, in cui le apparizioni stregate si intrecciano allo spirito di avventura, o Mo Ghile Mear, dall'incipit corale e tipicamente gaelico, o ancora Desaparecido, in cui i suoni sono armoniosamente calibrati attorno a una voce narrante sospesa nel tempo e dal tono epico, nella lunga coda strumentale.
Ne hanno fatta di strada, i cinque Meneguinness: non solo party band, tutta da ballare, ma un gruppo completo e maturo, anche da ascoltare e su cui meditare. Li aspettiamo alla prova dei live.
