
Massimo Carlotto Maurizio Camardi YoYo Mundi Partigiani Sempre!
2023 - Block Nota
#Massimo Carlotto Maurizio Camardi YoYo Mundi#Italiana#Canzone d`autore
Dal lavoro, è sbocco naturale un libro di cinquanta pagine, con alcuni importanti documenti iconografici, illustrato da Ivano A. Antonazzo, e arricchito non solo da uno scritto inedito dello stesso Carlotto, ma anche dal racconto, con le tavole illustrate da Tinin Mantegazza, Tavolicci un'altra strage, avvenuta a Tavolicci, in Romagna, in cui vennero trucidate 64 persone.
La voce di Carlotto sul disco risuona profonda ed espressiva, e rende perfettamente la dimensione teatrale ed evocativa del progetto; un'unione coinvolgente di folk e sperimentazione dal punto di vista musicale, mentre la parte narrativa tende alla memoria del passato per vivere con più consapevolezza il presente.
Ne è un esempio, subito, la prima traccia, in cui il duduk mescolato all'elettronica sostengono il narratore che ci ricorda che “è sempre 25 aprile” , seguita da una vera e propria canzone, in cui la voce di Archetti Maestri viene affiancata da quelle di Chiara Giacobbe e Daniela Tusa. Ma c'è spazio anche per un filo, rosso e resistente, che collega la sofferenza dell'Italia in cerca di libertà con quella degli altri Paesi: infatti Viva la Quinta Brigada, scritta da Christy Moore, è un omaggio filologicamente e ideologicamente corretto alle lotte irlandesi, e perciò ascoltiamo il tin whistle, il banjo e l'ukulele, a rafforzare l'atmosfera.
Ma tutte le tracce sono proprio tali anche nel senso fisico del termine, per un percorso da seguire attraverso il passato, scoprendo o riscoprendo luoghi e situazioni da tramandare alla memoria collettiva; in Nei boschi della Benedicta, ad esempio, il sassofono sembra uscire dalla contemporaneità per ricordare la strage, mentre la voce canta: "sei la parte che ti scegli”. Così è anche l'intenzione del brano che dà il titolo al disco: Alice Cavalieri, attraverso il testo tratto dagli Archivi di Radio Libertà, ci ricorda di essere Partigiani sempre (“La nostra chitarra ha un dolce suono, ma per i fascisti ha un lugubre tono...”), sperando di non dover un'altra volta usare la violenza per vincere chi la utilizza per distruggere la libertà.
Il progetto non poteva concludersi che con un monito e un invito a intrecciare, di nuovo e sempre, La storia e la memoria: "Prendere o lasciare, mai dimenticare. Resistere e lottare costruire immaginare". Ci riusciremo? Gli YoYo Mundi ci aiuteranno, con la coerenza e la passione che da sempre li contraddistinguono. L'arte e la manutenzione della memoria, come le definisce Antonozzo, passano attraverso le orecchie e gli occhi di chi sa usarli per fare arrivare a mente e cuore il messaggio di ciò che ascoltano e vedono.