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Emergenti • Songwriting • pop

La Bestia Carenne Catacatassc`

2014 - bulbartworks / (R)esisto Distribuzione

06/12/2014 di Barbara Bottoli

#La Bestia Carenne#Emergenti#Songwriting #Pop

Odore di strada e polvere (da sparo) tra iconografie tipiche campane fatte di panni stesi e schiamazzi per i vicoli stretti, dove il tempo dilatato trasforma la noia in creatività.

Il primo lavoro de La Bestia Carenne è un caos sensoriale, che trova sfogo solo se si rilassano i sensi e ci si lascia avvolgere da Catacatassc’, anche se a volte il confine tra difficile e affascinante è molto labile.

Ascoltare questo lavoro è come entrare in un’officina del suono in un progetto in divenire, con interessanti intermezzi #1, #2 che riportano alla mente l’album Il cantico dei drogati di De Andrè, accostamento rischioso ma solo temporaneo e che serve per prendere un attimo di calma mentre  si  immagina La Bestia Carenne smanettare nel loro laboratorio creativo.

  Finalmente un gruppo campano che esce dal cliché regionale, dove sembra che se non parli di sole, caffè e non si porta in palmo di mano la propria terra non se ne sia degni.

Più che di un album parlerei di un progetto che mescola folk, testi, capacità musicale, atmosfere gitane e rock, anche se forse gli ingredienti non sono mescolati in modo equilibrato per l’ascolto italiano.

  Dal 2011 al 2014 La Bestia Carenne ha alle spalle un ep, Ponte ( 2011) e ben 80 date, ma soprattutto chitarre, flauti, violino, tromba, percussioni, banjo, ukulele, cajon, basso con la tendenza a voler inserire tanto col rischio di far perdere l’essenzialità.

Se i testi risultano con un messaggio, tra l’altro molto chiaro, c’è talora troppa linearità vocale che rischia la monotonia e il dover suddividere l’ascolto in più step per goderselo, molti tempi uguali a sé stessi che rendono quello che potrebbe essere un gran lavoro una richiesta di limatura in alcune parti troppo piene-

C’è anche da dire che non è da tutti riuscire a fare un album olfattivo, dove si respirano atmosfere che aleggiano nello spazio tra orecchio e naso per creare immagini nella mente, ma senza seguire uno schema.

  Come album di esordio ci si gioca il tutto per tutto, con poco spazio alla mediazione e diplomazia; probabilmente l’ascolto può essere reso più semplice se si inizia l’ascolto con Le cose che desideri e Toccare per essere presi per mano e immersi un genere che non è sicuramente per la massa.

Track List

  • Catacatassc`
  • Il sapore
  • Billy il mezzo marinaio
  • Le cose che desideri
  • #1
  • La vacanza di un ferroviere
  • Traskei
  • Una macchina trasversale
  • #2
  • Jeanne
  • Toccare

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