
Ilaria Pilar Patassini Luna in Ariete
2019 - Esordisco
Arriva così a un'opera matura e completa, Luna in Ariete, composta dall'autrice e registrata in diretta durante la gravidanza; un percorso intimo e coinvolgente, attraverso la sensibilità di una donna che sa essere artista, madre, cittadina del mondo, attenta ai minimi mutamenti che avvengono dentro di sé (come nella splendida Il suono che fa l'universo, in delicato equilibrio fra autobiografismo e tensione collettiva, come nel migliore Gaber), ma anche a quelli dell'epoca che stiamo vivendo (come nella caustica La parte giusta del mondo, suoni africani, sorretti da un coro che interagisce con una voce al limite della sperimentazione).
Le liriche sono precise parole, incuranti della metrica, spinte da un'urgenza comunicativa che travalica ogni regola, e regalano immagini poetiche, incisive, nel loro misto di alto e basso, quotidiano e aulico, immediato e letterario, come nella confessione - testamento Eccomi, che si conclude con una citazione affettuosa e vibrante dell'incipit de Il pianto della scavatrice di P.P.Pasolini, oppure nell'appassionata Nessun tempo si perde, con la poliedrica voce di Patassini in bella evidenza, a dialogare con fiati e archi, per un effetto coinvolgente.
La linea jazzistica si mescola, con risultati interessanti, anche altrove: si ascolti A metà, equilibrato brano di ricerca musicale, fra spoken word, canto lirico, tromba e trombone, molto presenti nei creativi arrangiamenti di Federico Ferrandina, tesi a valorizzare al massimo la vibratile sensibilità dell'artista. Un disco letterario e immediato, dicevamo; due opposti, che sanno conciliarsi solo in rari casi. E Luna in Ariete è uno di questi.