Ila & Her Fellows Ila & Her Fellows
2015 - Uncle Singer Production
#Ila & Her Fellows#Americana#Roots #Pop #Songwriting #Folk #Indie
Le capacità musicali di questa ragazza sono davvero interessanti tanto che ora, messa in piedi una banda di ottimi musicisti con cui ha collaborato in questi anni, la ritroviamo impegnata in un bel progetto che omaggia il traditional americano. Ladies and Gentlemen, Ila and Her Fellows.
Un disco, questo, che rilegge in maniera originale dieci canzoni di repertorio folk-spirituals-blues d’oltreoceano, e di solito non è facile stupire. A volte, dinanzi alla rilettura ci si può scontrare con qualcosa che aggiunge poco o niente, o al massimo può risultare simpatico. Beh, qui la storia è un’altra. Qui si rimane coinvolti, ci si emoziona.
I classici del delta, I’ll be so glad (che a mio parere, in questa veste farebbe invidia anche ai Portishead) (meraviglioso l’arrangiamento di Stefano Galli alla chitarra) e Motherless Child mettono subito sull’attenti, le atmosfere rarefatte e sognanti ci rapiscono in pochi secondi.
Poi arrivano le scanzonate ritmiche di Johnny Cash, in una Big River degna di nota. Non mancano dolcezza e allegria grazie all’arrangiamento di The Midnight Special. E c’è spazio pure per la malinconica Mary Don’t You Weep, giusto per introdurvi a qualche atmosfera.
C’è esperienza. Una ricerca musicale attenta, una dote vocale brillante (Ila in primis), e conta in modo importante il talento di compari già noti e che non sbagliano un colpo (Veronica Sbergia, Roby Zonca, per citarne alcuni).
Un lavoro prezioso che fa lode ai nostri musicisti italiani, a dimostrazione che la passione verso la musica americana può portare a risultati ben riusciti. Un applauso a Ila e a tutta la banda, sia gli appassionati del genere che i neofiti non potranno non trovarlo un disco eccezionale!