Heather Little By Now
2024 - Need To Know Music
Quando si scopre un'artista che prima non si conosceva, la gioia raddoppia. È il caso di Heather Little, cantautrice texana dalla voce morbida e nostalgica, che, con il suo secondo lavoro By Now, può conquistare un pubblico più vasto anche in Europa, non solo negli Stati Uniti, dove è apprezzata da anni, al punto che, per questo disco, hanno accettato di collaborare nomi come Patty Griffin (presente in ben due tracce), o Ronnie Bowman.
Prodotto da Brian Brinkerhoff e Frank Swart, che hanno arricchito le composizioni di sonorità complesse e raffinate, per mano di musicisti come Audley Freed, Duke Levine, Paul Griffith, John Deaderick, Jared Tyler, l'opera è un gioiello che contiene moltissime gemme, da Bones, confessione a cuore aperto sulla sua vita, ricamata su chitarre languide, fino al duetto con la talentuosa Crystal Bowersox, in Saint Christopher, dalle deliziose sonorità che fanno eco a versi intensi ("You take a sinner for a saint / They’re all winners every time until they ain’t / It’s all perfect in the dark / In the morning we are only who we are / You can’t hide in the light / You can’t fold your hands and lie").
Le riflessioni della cantautrice si spingono oltre l'introspezione, per costruire storie che toccano molte corde, come Better By Now, descrizione di un rapporto tossico, con poche possibilità di evadere, che si avvale anche della partecipazione di Ronnie Bowman (artista che ha scritto per Kenny Chesney and Brooks & Dunn), o la canzone scritta con, e incisa anche da, Miranda Lambert, Gunpowder And Lead, con l'emozionante voce di Little splendidamente sorretta dal violino di Van Plating.
L'artista sa come trattare anche i temi meno originali, come in Five Deer County, che ci cattura subito, con la slide à la Ry Cooder, suonata da Audley Freed, e un banjo pizzicato delicatamente; la storia di un'amara rottura, che potrebbe essere la solita canzone d'amore finito male, viene però nobilitata da versi molto personali e densi di dignità, come: “I ain’t no ball and chain, I’d rather give him back his name, and let him have all he’s ever dreamed”.
Segnatevi il suo nome: sentiremo presto parlare di Heather Little. E speriamo che qualche promoter illuminato la porti anche a queste latitudini.
Prodotto da Brian Brinkerhoff e Frank Swart, che hanno arricchito le composizioni di sonorità complesse e raffinate, per mano di musicisti come Audley Freed, Duke Levine, Paul Griffith, John Deaderick, Jared Tyler, l'opera è un gioiello che contiene moltissime gemme, da Bones, confessione a cuore aperto sulla sua vita, ricamata su chitarre languide, fino al duetto con la talentuosa Crystal Bowersox, in Saint Christopher, dalle deliziose sonorità che fanno eco a versi intensi ("You take a sinner for a saint / They’re all winners every time until they ain’t / It’s all perfect in the dark / In the morning we are only who we are / You can’t hide in the light / You can’t fold your hands and lie").
Le riflessioni della cantautrice si spingono oltre l'introspezione, per costruire storie che toccano molte corde, come Better By Now, descrizione di un rapporto tossico, con poche possibilità di evadere, che si avvale anche della partecipazione di Ronnie Bowman (artista che ha scritto per Kenny Chesney and Brooks & Dunn), o la canzone scritta con, e incisa anche da, Miranda Lambert, Gunpowder And Lead, con l'emozionante voce di Little splendidamente sorretta dal violino di Van Plating.
L'artista sa come trattare anche i temi meno originali, come in Five Deer County, che ci cattura subito, con la slide à la Ry Cooder, suonata da Audley Freed, e un banjo pizzicato delicatamente; la storia di un'amara rottura, che potrebbe essere la solita canzone d'amore finito male, viene però nobilitata da versi molto personali e densi di dignità, come: “I ain’t no ball and chain, I’d rather give him back his name, and let him have all he’s ever dreamed”.
Segnatevi il suo nome: sentiremo presto parlare di Heather Little. E speriamo che qualche promoter illuminato la porti anche a queste latitudini.
