![Fluxus<small> [<strong>Ristampe</strong>]</small>](/foto/musica/recensioni/big/6562-fluxus-fluxus-20230325141645.jpg)
Il disco, sia tra le tracce del 2002 che tra quelle inedite della ristampa, tocca tematiche in cui si criticano la società, l’indifferenza e la realtà in cui si vive. Nessuno si accorge di niente e Non c’è più niente di me rimandano a quanto l’essere umano sia in corsa ed indifferente al dolore altrui, tanto da distruggere l’umanità che dovrebbe far parte dell’uomo. La critica alla realtà continua in Radiografie: in questo caso è il desiderio di apparire e dare un’immagine di sé falsa per sentirsi accettati, ma rinnegando la propria vera essenza. In Strana forma di vita, invece, si vuole esprimere il contrario, le proprie umanità ed essenza non vengono rinnegate dal protagonista della canzone, tanto da considerarsi una creatura strana ed atipica.
La quinta traccia è una traccia lenta, ma col testo sempre ispirato al concept originario del disco, che somiglia ad una ballad e vede la partecipazione di Roy Paci alla tromba, che dona un’atmosfera più nostalgica ad Una splendida giornata di Luna. Questa specie narra della ricerca di persone simili al narratore, ovvero coloro che sono considerati come deboli perché più umani e meno inclini al far del male agli altri per un proprio tornaconto.
Fensi e Talidomide denotano quanto la band sia nauseata dalla realtà in cui vive: la prima grida un “Trasformarsi” per rivoluzionarsi e fuggire dalla monotonia e dall’oppressione della realtà, mentre la seconda critica e mostra la noia nei confronti del vivere comune. Si passa poi a Rosso scuro, un brano che rivendica l’importanza di essere sé stessi in un contesto distopico, in cui la colorazione rosso scura del cielo è il simbolo della tossicità raggiunta dall’essere umano. Con Stella dalle mille facce si ritorna a criticare il sistema, che ipocritamente spinge le persone ad una folle corsa e poi le lascia senza nulla.
Dopo una rivisitazione di Una splendida giornata di Luna, in cui le chitarre sostituiscono la tromba di Paci, il disco si chiude con una strumentale in cui riappare il trombettista stesso, Attraverso Managua porta l’album verso i cinque inediti aggiunti nel 2022. 9 giorni sulla corda di sapone riprende il concept del disco: nella canzone si coglie il senso di una realtà che opprime la vita e l’umanità. Nudo, vivo, disteso è una critica feroce all’avidità umana e all’indifferenza esercitate nei confronti di chi sta soffrendo per una vita difficile. E così la sofferenza continua a rimanere inaudita: Suono, rumore è il simbolo di quanto la vita sia ormai divenuta un insieme di rumori, le parole sono ferme e immobili come le persone, che sono divenute fantasmi muti nello scorrere del tempo.
La ristampa si chiude con una visione distopica della realtà, ma in cui l’uomo ha la possibilità di salvarsi solo avendo l’intenzione di cambiare la propria mentalità e le regole meccaniche che lo fanno rassomigliare a un robot privo d’anima: Orbite meccaniche anticipa l’ultimo pezzo del disco. Nuovo ordine è caratterizzato dall’alternanza della strumentale con un ironico e a tratti rassegnato “Na na na”, cantato dai componenti della band.
Anche le cinque tracce inedite non si discostano dal concept della prima edizione, i Fluxus sono tornati e ancora oggi rivendicano quanto l’umanità debba avviarsi ad un cambiamento per non soccombere alla corsa verso la propria fine, verso una competizione che uccide e demolisce quelli che vengono definiti deboli perché ancora (e per fortuna) umani.